Xylella, pronti i tagli, ma si aspetta la decisione del Tar

Xylella, pronti i tagli, ma si aspetta la decisione del Tar
2 Minuti di Lettura
Martedì 6 Ottobre 2015, 23:39 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 17:14
Sono arrivate le notifiche del piano Silletti per contrastare l'emergenza Xylella. Stando al cronoprogramma presunto, a Torchiarolo si potrebbe iniziare ad abbattere le piante già da venerdì.



Nella giornata di oggi, invece, parte formalmente il conto alla rovescia per Trepuzzi, dove già si sono recati i forestali per effettuare le notifiche a 55 proprietari di uliveti: dieci giorni di tempo anche per loro e per le 833 piante infette che dovranno andare giù.



L’unica incognita, per cui c’è grande attesa, è costituita dalla decisione del Tar del Lazio che è prevista per oggi, 7 ottobre. Il legale del Comune di Oria, Giovanni Pesce, ha già depositato i motivi aggiunti che fanno transitare all’interno del contenzioso già in essere anche l’ultimo dei provvedimenti emessi dal commissario.



I giudici amministrativi si troveranno quindi ad analizzare anche la legittimità del nuovo piano di interventi che dispone le eradicazioni con incentivi che giungono fino a circa 200 euro ad albero (146 sulla carta). Potrebbero rigettare il ricorso, consentendo così la prosecuzione delle azioni di lotta alla diffusione del batterio che sono state programmate da Bari e che prevedono indennizzi per gli agricoltori che “collaborano”.



O potrebbero accoglierlo, con effetto immediato solo ed esclusivamente sul territorio di Oria, aprendo però uno spiraglio per gli ambientalisti che invitano tutti coloro che devono procedere ai tagli a impugnare gli atti che sono stati loro notificati.





Tra i due fuochi, da un lato quello istituzionale che preme per l’inizio e per la rapidità delle operazioni di estirpazione (vista la minaccia di procedura di infrazione da parte dell’Europa che incombe sull’Italia) e dall’altro quello ambientalista che si adopera per fornire soluzioni alternative, ci sono gli attori principali del secondo programma di interventi.



Sono i proprietari degli ulivi che temono sanzioni e ancor più di perdere le proprie piante senza ottenere gli indennizzi, nel caso in cui dovessero opporsi, e che tenterebbero qualsiasi strada pur di salvarle o di ottenere una deroga che consenta di raccogliere il frutto già maturo sui rami.



L’annata per l'olio è annunciata come ottima. Ma, stando al diktat del commissario, che a sua volta risponde alle indicazioni date con decreto dal ministero delle Politiche agricole e forestali e alle misure Ue del 18 maggio scorso, non ci sarà possibilità alcuna di temporeggiare. Bisogna agire in fretta, per dimostrare all’Europa di aver rispettato le direttive giunte da Bruxelles.