La Procura: «Maiali da abbattere». Il senatore non ci sta e trasferisce la residenza nell'allevamento

La Procura: «Maiali da abbattere». Il senatore non ci sta e trasferisce la residenza nell'allevamento
di Alfonso SPAGNULO
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Sabato 15 Febbraio 2020, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:47
«Da non crederci. Un senatore pugliese ha chiesto alla Procura di Brindisi di adottare 23 maiali malati per intralciare l'attività di sicurezza alimentare. Un non nuovo abuso della funzione parlamentare. Ovviamente, io sto dalla parte del servizio veterinario dell'Asl di Brindisi e dei Nas, e contro tutte le cialtronerie dilaganti». Entra a gamba tesa il consigliere regionale del Pd Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale bilancio, nella vicenda che riguarda un allevatore di Cisternino a cui è stato ordinato l'abbattimento di alcuni maiali ammalati, ma che ha visto schierarsi al suo fianco il senatore ex M5s Lello Ciampolillo.

A raccontare l'antefatto è lo stesso Amati. «A seguito di un ordine di abbattimento di 23 maiali, disposto dalla Procura di Brindisi e sulla base di relazione dei Nas e dell'Asl di Brindisi, Ciampolillo ha provato a intralciare l'attività delle autorità, prima chiedendo l'adozione dei maiali come animali da compagnia e poi, considerato il rifiuto del pubblico ministero, facendosi affidare il terreno in comodato per dichiararlo residenza parlamentare».

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Teatro della questione una masseria di Cisternino di proprietà di Giuseppe Zizzi in cui è stato scoperto un allevamento di animali senza nessuna precauzione di tipo igenico-sanitario, esercitato nella commistione tra rifiuti di ogni genere e materiale organico in abbondante decomposizione. Il pm Raffaele Casto ha quindi ordinato l'abbattimento dei 23 maiali.

L'allevatore a dire il vero contesta il tutto asserendo che sugli animali non sono mai state fatte analisi proponendo egli stesso di effettuarle per fugare ogni dubbio. L'altroieri i militari del Nas e operatori dell'Azienda sanitaria si erano recati in masseria per l'abbattimento ma hanno trovato numerose persone schieratesi al fianco dell'allevatore tra cui il senatore Ciampolillo che ha eletto la sua residenza parlamentare nel terreno dove vengono allevati i maiali in modo che gli stessi non vengano toccati. Ma servirà a poco in quanto il pm insiste: gli animali vanno abbattuti.

«Il problema - ha poi concluso Amati - è che a causa di questi intralci il provvedimento di abbattimento non è stato ancora eseguito, per cui si rischia di ritrovare in commercio le carni macellate dei maiali. Sarebbe auspicabile l'intervento del presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per stigmatizzare la condotta di un membro del Parlamento che ostacola l'esecuzione degli ordini dell'Autorità».

Il senatore Ciampolillo, peraltro, non è nuovo a iniziative del genere. Tempo fa intralciò a lungo l'attività di eradicazione di un ulivo infetto da xylella con la stessa pretesa: eleggere il terreno interessato a residenza parlamentare. L'albero fu abbattuto, in contrada Termetrio, in un blitz notturno alla necessaria presenza delle forze dell'ordine per monitorare il lavoro dei tecnici incaricati per l'eradicazione. C'era infatti un presidio costante da parte di un gruppo di attivisti, contrari agli abbattimenti, e che già in precedenza avevano impedito la procedura all'Arif. La reazione del parlamentare fu molto dura. A fine gennaio Ciampolillo, al termine dell'istruttoria condotta dai probiviri del Movimento pentastellato, è stato espulso per la mancata restituzione di una parte dell'indennità percepite.
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