"I risultati dei test condotti nell'ultimo anno sulla vite hanno dimostrato che la pianta è fortunatamente e completamente immune al batterio della Xylella fastidiosa. Ma quella che è davvero una bella notizia continua a ripercuotersi negativamente sui viticoltori pugliesi perché l'embargo nei confronti della vite, emanato dalla Comunità Europea nel maggio scorso per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione della Xylella fastidiosa, rimane in vigore impedendo così la movimentazione e, dunque, la commercializzazione di molti nostri prodotti agricoli, compresa appunto la vite".
Lo afferma in una dichiarazione il leader dei Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea per conoscere quali iniziative immediate intende adottare per evitare che l'intero settore vivaistico-vitivinicolo pugliese sia messo in ginocchio. "Un blocco - dice l'europarlamentare - praticamente riconfermato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea che, nonostante sia in possesso dei dati forniti dal Cnr, dall'Università di Bari e dal centro ricerche Basile-Caramia, ha deciso di rinviare la decisione di sbloccare la vendita delle barbatelle (ovvero delle piccole viti da innestare) dopo aver ottenuto il parere dell'Autorità per la sicurezza alimentare.