Xylella, il Tar del Lazio blocca il piano per 200 ulivi di Oria

Xylella, il Tar del Lazio blocca il piano per 200 ulivi di Oria
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Sabato 21 Novembre 2015, 00:32 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 17:37

Il Tar del Lazio, con decreto, ha accolto i ricorsi di due proprietari di terreni di Oria (Brindisi) nei quali ci sono circa 200 ulivi che secondo il piano per l'emergenza Xylella andrebbero abbattuti. I tagli, così come già avvenuto per Torchiarolo e Trepuzzi, sono quindi sospesi. La camera di consiglio per discutere la conseguente richiesta di sospensiva è fissata per il 18 novembre prossimo. I ricorsi sono stati formulati dall'avvocato Giovanni Pesce che è anche l'intestatario di un uliveto in contrada Frascata, la zona in cui tra il 13 aprile e il 7 luglio scorsi sono stati abbattuti 52 ulivi infetti. Il 4 novembre sarà discussa invece la richiesta di sospensiva richiesta dai 22 olivicoltori di Torchiarolo.

Intanto nei terreni in Puglia in cui vengono effettuati gli espianti di ulivo a causa della Xylella non sarà possibile per 15 anni cambiare la destinazione urbanistica.

Lo prevede una proposta di legge regionale presentata dal consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Blasi e approvata a maggioranza in Commissione Agricoltura. Lo rende noto lo stesso Blasi, spiegando in un comunicato che questa iniziativa legislativa "serve a garantire la continuità dell'uso agricolo e della destinazione rurale ai terreni soggetti a espianto a causa della Xylella Fastidiosa, per effetto della decisione della Commissione europea". Il divieto, conclude la nota, sarà derogato "solo per la realizzazione di opere pubbliche prive di localizzazione alternativa e necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità dell'ambiente".

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