Vaccini, sulle terze dosi è corsa contro il tempo in Puglia. Obiettivo: salvare il Natale

Vaccini, sulle terze dosi è corsa contro il tempo in Puglia. Obiettivo: salvare il Natale
di Massimiliano IAIA
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Martedì 9 Novembre 2021, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 15:45

Governo e Regioni studiano una nuova campagna di sensibilizzazione per convincere tutti gli over 60, i trapiantati, gli immunodepressi e i pazienti oncologici - purché siano passati almeno sei mesi dall'ultima somministrazione - a sottoporsi alla terza dose di vaccino anti-Covid. E si tratta di una corsa contro il tempo: bisogna fare in fretta a mettere in atto quest'atteso cambio di passo, così da passare presto alla fase successiva, che riguarderà l'estensione della terza dose a tutte le altre fasce d'età (si sta valutando anche l'ipotesi di una prima dose per gli under 12, finora esclusi dalla campagna vaccinale).
Il ritmo attuale, tuttavia, è ancora piuttosto basso anche in Puglia, come conferma il dato più recente, ossia quello relativo alle somministrazioni effettuate domenica: solo 139. Un numero che, per quanto si debba tener conto del giorno festivo, si presenta piuttosto indicativo per avere un'idea di quanto il passo sulle terze dosi sia tutt'altro che spedito.

«È un dato inaccettabile che non può passare inosservato», ha commentato il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, che ha anche diffuso altri dati aggiornati sulle somministrazioni in Puglia. «Ricordo ancora una volta che in questa fase - ha specificato Amati - parliamo di soggetti fragili e operatori sanitari costantemente a contatto con i pazienti.

Non possiamo restare fermi al 20 per cento e virgole per tre giorni e per la pandemia la domenica non dovrebbe essere un giorno di festa».

I numeri

In effetti, la decelerazione di domenica scorsa è stata netta: meno 1720 dosi rispetto al sabato, meno 10.902 dosi rispetto a venerdì 5 novembre e meno 12.801 dosi rispetto a giovedì 4.
A ricevere la terza dose è stato solo il 20,92% della platea: sono infatti 364.903 gli aventi diritto a dover ricevere la terza dose. I vaccini a disposizione non mancano: secondo l'ultimo aggiornamento, in giacenza ve ne sarebbero oltre 735mila. E si tratta della conferma definitiva della necessità di un cambio di passo. Dopo il green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, non si escludono altre soluzioni che, sul fronte della persuasione, possano portare a risultati migliori.
D'altra parte, i bollettini dei contagi tornano a farsi preoccupanti, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione fredda: ieri in Puglia ci sono stati altri 150 positivi su 15.230 tamponi effettuati (per un tasso di positività pari allo 0,98%) e 3 decessi. La maggioranza dei casi nelle province di Bari (43), Foggia (50) e Lecce (47). Delle 3.492 persone attualmente positive nella regione (+45 rispetto a domenica), 146 sono ricoverate in area non critica e 20 in terapia intensiva.
E, inevitabilmente, alla luce di questa risalita di contagi, cresce la preoccupazione per le eventuali misure che potrebbero essere prese con l'avvicinarsi del periodo natalizio. L'obiettivo è ovviamente scongiurare le chiusure che hanno caratterizzato il Natale 2020, quando furono di fatto vietate le tradizionali mega-tavolate con i parenti.

Le parole di Lopalco

«Le previsioni per Natale non sono negative rispetto alla pandemia», ha comunque rassicurato l'assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco. «I segnali al momento non sono preoccupanti. Se il programma vaccinale prosegue al ritmo attuale credo che potremo evitare ondate pandemiche invernali». E a chi gli ha chiesto di un eventuale lockdown solo per non vaccinati, secondo il modello austriaco, Lopalco ha risposto: «Un uso estensivo del Green pass e la limitazione di concederlo solo a chi è vaccinato o ha una esenzione alla vaccinazione per motivi di salute sarebbe, penso, più applicabile e ugualmente efficace».
 

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