Vaccini, firmato l'accordo: terze dosi somministrate anche dai medici di base. «Prossimo passo, allargare a docenti, forze dell'ordine e over50»

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Vaccini, firmato l'accordo: terze dosi somministrate anche dai medici di base. «Prossimo passo, allargare a docenti, forze dell'ordine e over50»
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Lunedì 8 Novembre 2021, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 08:02

Lo aveva annunciato al nostro giornale. Oggi l'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco ha firmato l'accordo con i medici di famiglia per entrare nel vivo della somministrazione delle terze dosi di vaccino anti-Covid. La Regione, infatti, punta tutto sulla collaborazione dei medici più vicini ai cittadini e sui farmacisti per avviare e concludere la vaccinazione di un milione e mezzo di persone - fra fragili, over60 e personale sanitario - entro la fine dell'anno. Qualora il Governo decidesse, come appare probabile, di allargare la platea agli under60, «la macchina organizzativa - ha detto Lopalco - sarebbe quindi già pronta e operativa a gennaio».

Resta salva la possibilità, per i pugliesi, di vaccinarsi nei vari hub del territorio, almeno in quelli aperti e che - con il ritorno a scuola e la ripresa delle attività sportive - non sono stati restituiti alle loro destinazioni originarie. 

«Ringrazio i medici di medicina generale che grazie alla capillarità della diffusione sul territorio e alla loro diretta conoscenza dei pazienti riusciranno a dare una concreta mano alla lotta al Covid, confermando gli eccellenti risultati della copertura già raggiunti in Puglia» ha commentato Lopalco ad accordo firmato.

«La trattativa – spiega il direttore del dipartimento politiche della Salute, Vito Montanaro – è stata impegnativa perché abbiamo voluto valorizzare le richieste delle organizzazioni sindacali sulla campagna vaccinale presso gli ambulatori dei medici, confermando che un modello evoluto di assistenza sanitaria territoriale si basa sull’attività dei medici di famiglia».

 

Le priorità individuate dalla cabina di regia

La cabina di regia regionale ha inoltre valutato le azioni per proseguire la campagna vaccinale contro il virus sulla base delle indicazioni della circolare del Commissario Straordinario Francesco Paolo Figliuolo,  dello scorso 4 novembre. 

Queste le priorità individuate dalla cabina di regia: la definizione delle azioni per l’identificazione della attuale platea dei pugliesi che potranno ottenere la somministrazione della terza dose; la definizione della strategia per il proseguimento della campagna vaccinale; la definizione della campagna di comunicazione al fine di sensibilizzare la somministrazione della terza dose, nonché il reclutamento di pugliesi non ancora vaccinati. 

«La platea – agginge Montanaro -  che include i gruppi target potenziali fruitori del completamento del ciclo vaccinale, conta 1,5 milioni di pugliesi, ovvero 1 milione di over 60, 400 mila fragili, 130 mila operatori sanitari (110 mila dei componenti di questa platea sono stati già vaccinati con la terza dose).

E presto si aggiungeranno altri gruppi target come gli over 50, gli operatori scolastici e le forze dell’ordine. Infine la rete dei punti di vaccinazione attiva dovrà essere verificata al fine di renderla coerente con la programmazione delle attività necessarie a soddisfare gli obiettivi della campagna vaccinale in corso».

Dall’esame dei dati riferiti alla somministrazione delle seconde dosi è emerso che intorno alla metà di novembre crescerà il numero dei potenziali richiedenti la somministrazione della terza dose, secondo le regole fissate dal Comitato tecnico scientifico (dose addizionale e dose booster).

I gruppi target attualmente rientranti nella campagna di somministrazione della terza dose, come sopra identificati, potranno prenotare utilizzando i canali già attivati (sito web, farmacup, numero verde). Per  raggiungere gli obiettivi prefissati, oltre alla ordinaria campagna di comunicazione mediante giornali, Tv e social, sarà utilizzato anche il sistema della chiamata attiva, utilizzando i call center regionali e mediante l’invio di messaggi telefonici.

«Vaccinarsi presto e bene – aggiunge Lopalco – è l’unica modalità che abbiamo per evitare gravi malattie tra la popolazione più a rischio e per passare con tranquillità l’inverno che sta per arrivare».

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