Vaccini, Lopalco: «Dosi a tutti gli studenti prima di tornare a scuola». In estate addio alla mascherina

Vaccini, Lopalco: «Dosi a tutti gli studenti prima di tornare a scuola». In estate addio alla mascherina
di Paola COLACI
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Sabato 5 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 09:54

Campagna vaccinale per i giovanissimi, a partire dai "fragili" in fascia di età 12-16 anni. Ma nei programmi della Regione Puglia in estate c'è l'immunizzazione di tutti gli studenti di medie e superiori in vista di un nuovo anno scolastico in presenza. Già dalle prossime settimane, tuttavia, potrebbe cadere l'obbligo della mascherina. Almeno all'aperto. Per le vaccinazioni in farmacia, invece, c'è da attendere la fine di giugno. E per i richiami ai turisti in vacanza? «Valutiamo l'ipotesi di somministrarli ai pugliesi residenti fuori regione che ritornano in Puglia per le ferie» ha detto l'assessore regionale alla Sanità, l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco.

Assessore Pier Luigi Lopalco, in Puglia sono partite le prime vaccinazioni per i giovanissimi in fascia 12-16 anni. Priorità ai piccoli pazienti con fragilità. Entro quanto tempo saranno completate le somministrazioni?
«Nell’arco di poche settimane. Non si può aspettare. La vaccinazione permetterà subito a questi bambini di riprendere una vita normale attraverso la socialità che gli è mancata e che ad oggi ha aggravato il loro stato di fragilità. Ecco perché abbiamo subito iniziato a vaccinare gli adolescenti più fragili grazie all’aiuto delle reti ospedaliere e delle strutture di cura. I ragazzi non in carico nelle strutture, ma ugualmente con patologie, saranno invece seguiti dai loro pediatri che li vaccineranno. E i caregiver dei ragazzi saranno ugualmente vaccinati se non lo sono già stati». 
A proposito di scuole, anche la campagna di vaccinazione per i maturandi è stata accolta con entusiasmo. Ma quando toccherà a tutti gli altri studenti?
«Contiamo di vaccinarli tutti entro al fine dell’estate. Le dosi a disposizione ora ci sono e il vaccino è l’arma migliore che abbiamo contro il virus. Con il supporto degli Uffici scolastici, proprio come è già avvenuto per i maturandi, anche gli altri studenti potranno essere immunizzati. Quante più persone si vaccineranno meno il virus circolerà e la ripresa autunnale sarà più facile anche nelle scuole e nelle università».
È ipotizzabile, dunque, immaginare il ritorno a scuola in presenza già da settembre?
«Ritengo proprio di sì. Stiamo lavorando proprio in questa direzione».
E da quando sarà possibile, invece, vaccinarsi in farmacia?
«Il protocollo con i farmacisti non è ancora stato sottoscritto. Restano da definire alcuni aspetti legati alla tipologia di vaccino da distribuire e alle stesse modalità di distribuzione nelle farmacie. Si potrebbe ipotizzare di partire, comunque, intorno il 20 giugno».
Ora, però, alle porte c’è l’estate e la stagione turistica. Ma l’ipotesi di garantire il richiamo in ferie ai vacanzieri sembra ormai accantonata, se non nel caso di soggiorni lunghi. Cosa ne pensa?
Al momento la possibilità di vaccinarsi fuori dalla propria regione è garantita, appunto, solo per i soggiorni lunghi. E sul portale istituzionale della Regione è già prevista la possibilità per motivi di lavoro, assistenza e altri casi specifici di manifestare il proprio interesse al vaccino, compilando un modulo. Anche nel caso dei vacanzieri in Puglia per lunghi periodi potrebbe essere utilizzata la stessa modalità di adesione. È chiaro, però, che andranno messi a punto alcuni aspetti fondamentali».
A quali aspetti si riferisce?
«Sarà importante conoscere, innanzitutto, quale tipo di vaccino è stato somministrato come prima dose. Ma anche la data di scadenza del richiamo. Non va dimenticato, infatti, che la seconda dose ha una finestra temporale di somministrazione differente in base al tipo di vaccino. Insomma, bisogna organizzarsi».
Quindi non sarà così semplice vaccinare i turisti in vacanza in Puglia?
«Penso che sia necessaria anche in questo contesto un po’ di elasticità. Le faccio un esempio: i pugliesi non più residente in regione sono moltissimi. Lavorano fuori e sono residenti altrove ma ogni anno tornano nei loro luoghi di origine per trascorre le vacanze estive. E si fermano in Puglia per un periodo più o meno lungo. Ecco, io mi sentirei di trattare questi cittadini come pugliesi a tutti gli effetti, anche in relazione alle vaccinazioni».
A proposito di flessibilità, cosa ne pensa del limite dei 4 commensali a tavola al ristorante che il ministero della Salute ha mantenuto in zona gialla?
«Personalmente preferisco avere a tavola 20 commensali vaccinati piuttosto che 4 persone senza il vaccino. È ovvio che il vaccino fa la differenza. Anche se, ricordiamolo, il virus circola e c’è una percentuale di popolazione fragile non ancora vaccinata o che non ha risposto adeguatamente al vaccino. Per questo non si può abbassare la guardia». 
Ma potremo mettere da parte la mascherina?
«Credo che a breve possa essere prevista una moratoria rispetto all’utilizzo della mascherina all’aperto. Tra popolazione già vaccinata e con una scarsa circolazione virale, credo che potremo permetterci qualche libertà in più».
Al momento, però, le discoteche restano chiuse. E il Cts non si è ancora espresso sulla possibilità di effettuare un test a Gallipoli.
«È così. E anche la Regione è ancora in attesa di una risposta. Al netto del test, comunque, credo che il tema vero sia relativo alla previsione di una data certa per la riapertura. Ma su questo ha competenza il governo».

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