Turismo, i primi dati fanno esultare gli operatori: «Bene, ma serve potenziare i trasporti»

Turismo, i primi dati fanno esultare gli operatori: «Bene, ma serve potenziare i trasporti»
di Donato NUZZACI
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 07:27

«Bene i primi dati delle presenze di turisti stranieri in Puglia nel 2023. Occorre ora lavorare per potenziare gli aeroporti e i collegamenti, specialmente nello scalo di Brindisi». Gli operatori turistici si dicono soddisfatti dopo l’annuncio dell’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane che ha divulgato i dati dell’ultimo trimestre, ancora parziali, in cui si evidenzia una performance positiva rispetto al 2022: «La previsione di crescita (arrivi e presenze) sugli stranieri si chiuderà in una forbice fra il +15 e il +20% rispetto al 2022», ha detto Lopane, in attesa di conoscere i dati ufficiali del 2023, che saranno presentati alla Bit la prima settimana di febbraio. 

La crescita

Una crescita a doppia cifra, dunque, confermata da Giovanni Serafino presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce: «I dati della Regione e le previsioni dell’assessore coincidono esattamente con quello che noi come imprenditori abbiamo sempre detto.

L’anno si è chiuso con un aumento di presenza straniera, grazie alle politiche di internazionalizzazione realizzate dagli imprenditori e dal settore pubblico. Notiamo che la presenza dei turisti italiani interni si è mantenuta sugli stessi livelli, mentre quella straniera ha avuto un incremento che sarà nei dati definitivi almeno del 15%. Sono cresciuti pure i passeggeri negli aeroporti pugliesi di Brindisi e Bari e per questo come salentini chiediamo un potenziamento dell’aeroporto brindisino. Come territorio il Salento non è da meno rispetto alla Valle d’Itria che ha due aeroporti vicini a disposizione, - continua Serafino -. Occorre che lo scalo di Brindisi sia collegato alla stazione di Lecce e abbia degli ulteriori parcheggi, in alcuni casi il sistema di accoglienza è purtroppo pessimo. Comunque, il dato sulle presenze straniere è molto positivo ed è un ottimo segno in vista della Bit di Milano e poi per la Btm di Bari a fine febbraio, ci stiamo impegnando a investire su questa fiera per farla crescere ancora di più e per avere una fiera della Puglia». Per Cosimo Ranieri, presidente della sezione Turismo di Confindustria Bari-Bat «la clientela internazionale sta crescendo notevolmente negli ultimi anni e già c’era stata una bella crescita prima della pandemia. Ora con la ripartenza abbiamo vissuto grazie alla maggiore propensione alla spesa della clientela straniera, quindi siamo soddisfatti di questo. Come Confindustria Bari-Bat, abbiamo chiesto alla Regione di avere dei dati più completi sulle presenze e cioè numeri arricchiti, oltre del semplice dato della presenza anche della categoria di strutture che viene prenotata, per comune e per provincia. Queste ulteriori informazioni sarebbero utili per capire che tipo di turisti arrivano in Puglia e per poter intraprendere delle iniziative più efficaci a livello strategico, in termini di promozione e di azioni concrete in chiave turistica». 

A Taranto

Anche a Taranto il 2023 si è chiuso con una ampia presenza di turisti stranieri. A riferirlo è Fabrizio Iurlano, project manager e direttore artistico del Taranto Grand Tour, un nuovo progetto sperimentale che si realizza nella città dei due mari e che rientra nel Fondo Speciale Cultura della Regione: «La crescita del turismo in Puglia si manifesta sulle varie province. A Taranto, il nostro obiettivo è stato quello di creare un circuito permanente sul territorio che serve anche per la destagionalizzazione turistica. Il lavoro che abbiamo fatto in questa fase sperimentale durata sette mesi, cioè dal 5 agosto fino a dicembre, rappresenta un osservatorio importante per quello che è stato il turismo nella nostra città. Le presenze distribuite in questi mesi sono state oltre 70mila (inteso come numero delle notti prenotate) e c’è stata una buona presenza straniera, molti tedeschi, austriaci e spagnoli - continua Iurlano -. Taranto ha avuto una crescita con il Taranto Grand Tour e il nostro obiettivo era quello di offrire un programma che unisse le visite guidate agli spettacoli legati alla tradizione, che non fosse una cosa episodica, ma che diventasse un appuntamento fisso in tutti i fine settimana, un qualcosa in cui si riconoscesse tutto il territorio. Abbiamo organizzato sei tour di visite guidate ogni fine settimana, oltre otto spettacoli diffusi nel centro storico, tre mostre di arte contemporanea, una mostra di uniformi militari storiche della Seconda guerra mondiale, un’altra mostra di strumenti topografici antichi, reading letterari e tanto altro».
 

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