Troppe sale da gioco non autorizzate. La Puglia diventa un caso nazionale

Troppe sale da gioco non autorizzate. La Puglia diventa un caso nazionale
di Serena Costa
1 Minuto di Lettura
Lunedì 2 Febbraio 2015, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 19:18
La Puglia è invasa dalle agenzie di scommesse senza autorizzazione: è un quadro allarmante, quello delineato dall’Agenzia di stampa giochi e scommesse (Agipro), che ha posto la regione al centro di un caso di studi nazionale, per la gravità del fenomeno.



Nel Grande Salento si registrano queste cifre: la provincia di Taranto conta ben 205 centri trasmissione dati, contro 107 agenzie regolari. Quella di Lecce ha 151 centri trasmissione dati, controbilanciati da 144 punti legali, e infine c’è Brindisi, con 74 centri, di contro a 76 agenzie autorizzate.



Agipro punta il dito contro la legge regionale 43 del 2013 sul “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”: il cosiddetto “distanziometro”, ovvero la distanza di sicurezza che obbliga le agenzie di scommesse autorizzate ad aprire in un raggio non inferiore a 500 metri da scuole, ospedali e luoghi di culto: si sarebbe rivelato un’arma a doppio taglio che avrebbe favorito proprio chi non è in regola.



«Sono senz’altro dati allarmanti – commenta la direttrice regionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Rachele Cantelli – anche se coincidono

solo in parte con quelli in mio possesso. Il 2014 è stato campale per la rilevazione e lo smantellamento di molte agenzie non autorizzate, grazie allo strettissimo rapporto con le questure di tutte le province pugliesi. Inoltre, ritengo che la legge

regionale sul gambling sia davvero importante e utile per contrastare la dipendenza da gioco patologico».
© RIPRODUZIONE RISERVATA