Treni fermi dopo la frana: altri venti operai al lavoro. Ed è corsa contro il tempo

Treni fermi dopo la frana: altri venti operai al lavoro. Ed è corsa contro il tempo
di Valeria BLANCO
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 14:42

Concluse le indagini tecniche che sono state necessarie per comprendere che tipo di intervento di messa in sicurezza effettuare, sono partiti nelle scorse ore i lavori di consolidamento della parte danneggiata della galleria Starza, nel tratto tra Ariano Irpino e Montecalvo, in provincia di Benevento. La galleria, infatti, è stata resa inutilizzabile, lo scorso 12 marzo, da una grossa frana causata dal maltempo che ha coinvolto la linea ferroviaria e che da allora impedisce la circolazione dei treni lungo la linea che collega Foggia a Benevento.

Il piano di Trenitalia

Trenitalia ha predisposto un piano di emergenza per evitare che la Puglia, come si teme da più parti, possa rimanere isolata e che prevede in alcuni casi delle variazioni di percorso (facendo passare i treni via Potenza o via Taranto) e in altri casi il superamento del blocco grazie ai bus sostitutivi. Le modifiche riguardano, infatti, i treni Intercity e Frecciarossa che viaggiano da e per la Puglia e comportano un allungamento dei tempi di percorrenza fino a 90 minuti.

I passeggeri - ai quali comunque è garantito il rimborso totale del biglietto se decideranno di rinunciare al viaggio - rischiano di affrontare enormi disagi. Una situazione che potrebbe addirittura peggiorare a ridosso del ponte pasquale, quando si prevede un piccolo esodo dei pugliesi che lavorano o studiano fuori e che vorranno rientrare per passare le feste in famiglia, ma anche l’arrivo dei primi turisti e lo spostamento degli stessi pugliesi che vorranno concedersi una gita fuori regione.

Fino a 50 tecnici al lavoro

Al momento, sono 27 i tecnici al lavoro e stanno proseguendo con le trivellazioni profonde, fino a cento metri, necessarie al monitoraggio geologico dell’area. Ulteriori squadre si aggiungeranno nelle prossime ore, per arrivare a coinvolgere un totale di circa 50 persone. L’obiettivo è individuare quanto prima la natura e la caratterizzazione dei terreni, la profondità della superficie di scorrimento e la quantità d’acqua presente nei sottosuoli. I lavori prevedono la demolizione di brevi tratti del piedritto e la loro progressiva ricostruzione attraverso l’impiego di calcestruzzo fibro-rinforzato.

Tutte operazioni che - fanno sapere da Rete Ferroviaria italiana - «dovranno essere eseguite con cautela sia per garantire la sicurezza dell’avanzamento del cantiere, sia per la conservazione delle parti strutturali dell’opera tuttora non interessate dal dissesto. Inoltre in galleria, in corrispondenza del pozzo di areazione, si procederà alla rimozione dei detriti che occupano la sede ed al graduale tombamento dello stesso. Sarà installato anche un sistema di monitoraggio mediante l’utilizzo di sensori ad ampio spettro che monitorerà lo stato strutturale della galleria. Analogo sistema sarà installato per controllare l’evoluzione del dissesto idrogeologico in superficie, tuttora in atto. Questi sistemi saranno “remotizzati” presso la Sala operativa territoriale di Rete ferroviaria italiana». Si tratta di operazioni estremamente delicate, «poiché le vibrazioni indotte dagli strumenti - si legge nella nota diffusa da Rfi - potrebbero compromettere la stabilità delle parti già danneggiate, nonché innescare nuovi fronti franosi. Rfi sta lavorando per accelerare gli interventi di manutenzione straordinaria sulla tratta interrotta». Le previsioni iniziali, che al momento restano confermate, stimano che la linea ferroviaria dovrebbe ritornare percorribile a partire dal 14 aprile.

In attesa di un piano di potenziamento delle corse che dovrebbe riguardare la settimana di Pasqua, già annunciato da Trenitalia, ora i passeggeri che viaggiano da Roma a Lecce devono affrontare una piccola odissea, ovvero: prendere il treno nella Capitale, scendere a Benevento per salire a bordo del bus sostitutivo che arriva fino a Foggia e infine qui risalire sul treno per concludere il viaggio fino alla loro destinazione. Lo stesso accade per chi viaggia in direzione inversa da Lecce fino a Roma, con Trenitalia che ha messo in campo 45 bus per garantire tutte le corse. La situazione dei treni è comunque aggiornata in tempo reale su sito e app di Trenitalia. È corsa ai ripari anche Italo, che con Itabus ha predisposto quattro collegamenti al giorno con la formula treno più bus e quattro Roma-Bari solo in bus. Risultato: l’aumento del traffico lungo la Statale 90 delle Puglie, che già reggeva a malapena il traffico ordinario a causa dei lavori per l’alta capacità.

Il rischio dell'isolamento

Intanto, però, sul fronte trasporti la regione rischia davvero di rimanere isolata. A parte i disagi sulle linee ferroviarie, i prezzi dei voli da e per la Puglia, soprattutto in prossimità di Pasqua, sono aumentati a dismisura. Rincari sospetti, che hanno portato il Codacons a presentare un esposto all’Antitrust chiedendo di verificare se, per caso, non ci si trovi di fronte a un caso di pratica commerciale scorretta da parte delle compagnie. E per chiedere che si faccia il prima possibile nel completare i lavori, la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone, ha scritto al ministro dei trasporti Matteo Salvini. Il rischio, infatti, è che l’opera di messa in sicurezza possa incontrare degli intoppi e che non s riesca a riattivare la circolazione entro i tempi previsti: in questo caso, anche le imprese turistiche sarebbero in difficoltà, considerando che si sarebbe ormai in primavera inoltrata e con i ponti del 25 aprile e dell’1 maggio alle porte.

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