Sconto sui tributi locali, l'idea piace anche ai sindaci

Sconto sui tributi locali, l'idea piace anche ai sindaci
3 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:30

Ti fai addebitare l’Imu sul conto corrente? Avrai uno sconto del 5 per cento sul tributo. La proposta è contenuta nella bozza di decreto legislativo per l’attuazione della riforma fiscale, che dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo è stata «una svolta epocale, attesa sin dagli anni ‘70». L’idea piace ai sindaci pugliesi: «Ogni iniziativa finalizzata ad andare incontro ai cittadini e a ridurre l’evasione fiscale - è l’opinione dei primi cittadini - è sempre da accogliere positivamente». 

Lo sconto


L’articolo 30 del provvedimento prevede la possibilità di versare i tributi locali tramite l’addebito diretto sul conto corrente bancario o postale. I Comuni, con un proprio regolamento, potranno applicare uno sconto del 5 per cento (fino ad un massimo di 1.000 euro) a quei cittadini che autorizzeranno il prelievo automatico. Si va così nella direzione di prevedere delle premialità per chi paga le tasse correttamente e tempestivamente. Il Governo cerca quindi di trovare soluzioni innovative per incentivare i contribuenti a pagare i tributi in maniera puntuale e, per farlo, offre vantaggi concreti a chi sceglie le nuove modalità di versamento. Ma non si tratta dell’unica novità prevista nella bozza di decreto. Ai sindaci sarà data anche la facoltà di decidere se applicare o meno sanatorie di cartelle esattoriali e multe. Nell’articolo 3, infatti, viene previsto che gli enti locali possano ridurre i tributi o escludere o ridurre gli interessi e le sanzioni per chi provveda, entro un termine non inferiore a due mesi, a pagare tasse non pagate in precedenza. Le sanatorie non si applicheranno solo all’Imu, ma si potranno estendere a tutti i tributi locali. Ci saranno, ovviamente, delle regole da rispettare e dei limiti da non oltrepassare. Gli interventi dovranno essere limitati a casi eccezionali e dovuti a esigenze straordinarie. Dovranno poi essere circoscritti nel tempo e non potranno mai prevedere l’annullamento totale del tributo.

I sindaci

«Se queste misure possono servire a invertire la rotta da un punto di vista culturale - commenta il sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo - potremmo essere disposti a provarle. A Francavilla stiamo provando a mettere in pratica il baratto amministrativo, che è un modo da un lato per indurre le persone a pagare le tasse e dall’altro per riconoscere una dignità al tempo che alcuni cittadini vogliono spendere al servizio della comunità. Di fronte ai dati sull’evasione fiscale e sulla scarsità di risorse per i Comuni, possiamo anche sperimentare queste nuove possibilità, visti anche i tempi molto complicati legati all’impatto della crisi economica. Sarebbe un’ulteriore possibilità di ridurre l’evasione, che rappresenta il vero problema per le casse dei Comuni, anche perché viene messa in pratica anche da chi non è costretto da necessità legate a esigenze di sopravvivenza». Le misure previste nel nuovo decreto, chiude Denuzzo, «potrebbero indurre i cittadini a comportarsi in maniera diversa, a indossare un abito culturale diverso». Anche il sindaco di Maglie, Ernesto Toma, accoglie «con favore tutte le agevolazioni nei confronti dei cittadini e dell’innovazione». Ma, aggiunge, «quando si toccano i tributi locali bisogna anche verificare quale sarà l’entrata di compensazione. Per i Comuni, i tributi costituiscono la maggior parte delle risorse: ciò che si toglie da una parte si deve recuperare da altre fonti». Della stessa opinione il sindaco di Sava, Gaetano Pichierri: «Si tratta - afferma il primo cittadino del Comune del Tarantino - di iniziative utili, come tutto ciò che va incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto in questo periodo di particolare difficoltà.

La nostra amministrazione - aggiunge - è pronta a valutare qualsiasi opportunità in questo senso, sempre tenendo in debita considerazione gli equilibri e le esigenze del bilancio comunale, che sono in sofferenza soprattutto quando si parla di entrate e di spese correnti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA