Salento, la ricetta contro la crisi dei parcheggi al mare: «Iter più rapidi per i permessi e aree di sosta da 500 posti»

Salento, la ricetta contro la crisi dei parcheggi al mare: «Iter più rapidi per i permessi e aree di sosta da 500 posti»
di Antonella MARGARITO ed Elio PAIANO
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Giovedì 6 Luglio 2023, 06:52 - Ultimo aggiornamento: 21:24

Il nodo parcheggi al centro di un tavolo in prefettura a Lecce, ieri. Obiettivo dettare una condotta comune per le amministrazioni locali, così da consentire ai comuni costieri con maggiori difficoltà - Otranto, Gallipoli e Porto Cesareo - di uscire dal pantano nel quale sembrano ormai avviati, a stagione già iniziata. Il vertice di ieri è servito quindi a definire linee guida comuni, che saranno licenziate oggi nella loro versione ufficiale. Poi gli uffici tecnici dovranno mettersi al lavoro per predisporre tutti gli atti necessari ad aprire le aree di sosta chiuse - per esempio quelle ricadenti in aree vincolate - e consentire quindi una più agevole fruizione del litorale alle decine di migliaia di turisti già arrivati. 
Il Comune di Otranto ha già predisposto una bozza di delibera per l’apertura dei parcheggi e la convenzione da far sottoscrivere ai privati proprietari di alcune delle aree. Quindi per il fine settimana il problema dovrebbe essere risolto. I titolari delle aree di sosta in convenzione ad Alimini hanno incontrato il sindaco Francesco Bruni per avere chiarimenti sull’iter autorizzativo da seguire, che la Giunta di Otranto - come quella degli altri Comuni coinvolti - dovrà premurarsi di riassumere nella delibera da portare in approvazione quanto prima. La norma approvata in Consiglio regionale giorni fa e promulgata martedì dal presidente Michele Emiliano lascia una ampia discrezionalità, ma sono stati i sindaci salentini, proprio in sede di vertice prefettizio, a circoscrivere i confini delle prescrizioni da ottemperare. Secondo le prime informazioni trapelate, i privati convenzionati dovranno presentare una Cila (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), ovvero la comunicazione al Comune prima di iniziare i lavori di sistemazione delle aree di sosta. Contestualmente, andrà inviata la Scia per l’inizio dell’attività commerciale. I titolari dei parcheggi dovranno poi sottoscrivere una fidejussione pari a mille euro per ogni 50 automobili (10.000 per i 500 posti auto). Tale fidejussione, prevista anche per i parcheggi interni, serve per avere garanzia del ripristino dei luoghi. Il numero massimo di automobili che potranno essere ospitate sarà di 500 unità. Gli spazi di delimitazione fra di esse dovranno essere compatibili con il contesto: preferibile l’utilizzo del legno, con paletti di castagno e cordame, e non saranno ammessi altro tipo di divisori, né coperture. Infine, entro un mese dalla chiusura, ogni parcheggio dovrà ritornare a essere terreno agricolo con relativo ripristino dello stato dei luoghi. 

Un tavolo tecnico 

Pochi giorni ancora e il nodo parcheggi dovrebbe dunque essere risolto, mettendo fine al caos cui si è assistito la settimana scorsa. L’unica difficoltà è legata al numero di posti auto, che saranno ridotti poiché chi aveva mille auto o anche di più dovrà fermarsi a 500. Per questo motivo, tutte le aree di penetrazione ed i relativi rondò all’interno della viabilità dei villaggi di Alimini, saranno affidate anch’esse con bando nei prossimi giorni.
Anche a Gallipoli si spera di chiudere al meglio la questione entro il fine settimana. «Istituiremo un tavolo tecnico – chiarisce l’assessore al ramo Giancarlo Padovano - all’interno del quale, probabilmente con una delibera di giunta, si metteranno nero su bianco le linee guida per poter attivare le aree sosta. A quel punto i privati saranno legittimati, seguendo le linee guida dettate dal Comune, a chiedere l’autorizzazione per le aree che vorranno mettere a disposizione». I nodi dunque si scioglieranno oggi, ma anche qui i parcheggi, a seconda delle caratteristiche delle aree, potranno avere una capienza massima che va dai 250 ai 500 posti auto. Non si sa ancora, invece, se gli storici parcheggi al servizio dei lidi potranno essere riaperti: alcuni di essi sono stati sottoposti a sequestro. «Occorre capire – continua Padovano – se è stato chiesto il dissequestro e se è stato accordato». Detto questo tutti potranno avanzare le domande di autorizzazione appena saranno chiare le direttive che il Comune detterà e che potranno essere sfruttate anche per quei parcheggi di proprietà degli alberghi sulla costa, anch’essi congelati. «La finestrella che la Regione Puglia ha aperto - continua Padovano - principalmente per una questione di ordine pubblico, finalmente potrà salvare la stagione. La certezza più importante è che abbiamo condiviso i criteri da seguire».

 

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