Liste d'attesa, scontro in Consiglio. Amati: «Palese mi ha chiamato buffone». Video

Il Consiglio regionale ha approvato la legge che consente all'ente di attingere agli idonei

Regione Puglia, ok all'unanimità sulle assunzioni. Ma è scontro sulle liste d'attesa
Regione Puglia, ok all'unanimità sulle assunzioni. Ma è scontro sulle liste d'attesa
di Alessandra LUPO
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Mercoledì 4 Ottobre 2023, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 14:57

Scontro sulla proposta di legge regionale presentata da Amati per lo smaltimento delle liste d'attesa. E il consigliere regionale, commissario di Azione in Puglia, denuncia: «Mentre esponevo il problema, l'assessore regionale Palese mi ha chiamato "buffone"». Allegando, sui social, un video.

La legge presentata da Amati (insieme a Vizzino, Tutolo, Campo, Mennea, Mazzarano) propone la decadenza dei direttori Asl in presenza di uno sbilanciamento nei tempi delle prestazioni tra pubblico e privato. Sotto accusa c'è ovviamente il largo ricorso dei professionisti alle visite all'intramoenia. Ma Rocco Palese non è d'accordo «La legge non risolverebbe il problema delle liste d'attesa», spiega l'assessore alla Salute e dalla sua arrivano un po' tutti, anche alcuni tra coloro che l'avevano firmata, come Paolo Campo. Dal Pd anche Pier Luigi Lopalco, predecessore di Palese alla Salute, spiega: «Far decadere un direttore generale non risolve il problema e nemmeno puntare il dito sul medico che svolge l'attività intramoenia che è suo diritto». Contrario anche capogruppo di Fdi Francesco Ventola: «Mai visto un direttore decadere, il rischio è di disattendere la norma. Ed è sbagliato instillare sfiducia nei medici». Enzo Di Gregorio (Pd) sollecita invece l'entrata in vigore della circolare sui tempi delle Pet: «Se i reparti di oncologia di Bari e Lecce riescono ad avere un'agenda autonoma perché le altre Asl non ci riescono?».

La legge si era scontrata con il muro dei no già ieri: il M5s si aggiunge al coro: «La Pdl non è la soluzione. Serve far applicare le leggi esistenti e capire quali sono le criticità», scrive il capogruppo Galante. «La decadenza non è una soluzione perché è la politica che nomina i direttori generali», aggiunge da "Con" Stefano Lacatena. Il gruppo di Azione commenta amaramente: « Nel giorno dell'appello di Mattarella sulla tutela della sanità pubblica, il Consiglio regionale boccia la proposta di legge per ridurre le liste d'attesa e, in particolare, la norma per rendere obbligatoria, previa decadenza dei Dg in caso d'inadempimento, le agende dedicate per i malati oncologici, cronici e malati rari, evitando loro la pena del Cup che non ha date disponibili.

E purtroppo il voto contrario è avvenuto su parere contrario dell'assessore Palese, coautore con i burocrati sanitari - tra l'altro - di una circolare in materia mai applicata ed anzi ignorata».

La giornata di ieri

Un'intera giornata di lavori del Consiglio regionale per portare all'approvazione di un unico punto all'ordine del giorno: la legge sulle assunzioni in Regione. Ieri infatti l'assemblea ha approvato all'unanimità la proposta di legge (primo firmatario Antonio Tutolo, insieme a Donato Metallo e Francesco Paolicelli), che prevede che le amministrazioni pubbliche, nello svolgimento delle procedure di assunzione, utilizzino prioritariamente graduatorie già definitive della Regione Puglia per medesime figure professionali, fatte salve le graduatorie vigenti presso le suddette amministrazioni.

Il risultato c'è e mette tutti d'accordo: dall'assessore al Personale, Gianni Stea, soddisfatto perché «permetterà una maggiore efficienza ed economicità per le pubbliche amministrazioni nelle procedure di assunzione». Al gruppo del Pd: «Una legge che valorizza l'impegno di tantissimi giovani pugliesi - commenta la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone -. Si tratta di quasi duemila persone - ha aggiunto - che, superando il concorso in Regione, non solo hanno dimostrato di avere le competenze per dare un contributo all'Istituzione regionale ma hanno tutto il diritto di vedersi riconosciuta l'opportunità per cui hanno lavorato». «È un grande risultato, raggiunto sicuramente grazie alla tenacia del collega Tutolo - commenta il presidente della Commissione Lavoro Donato Metallo -, perché ciò consentirà a circa 1800 persone di tutta la Puglia che hanno investito, studiato, devoluto impegno e vita nei confronti della preparazione di un concorso, e che quindi hanno competenze e strumenti da mettere a disposizione, di trovare al più presto occasioni di lavoro presso la pubblica amministrazione».

Fumata nera invece per la legge sulle compensazioni e per quella sulle liste d'attesa. La prima è slittata per il mancato accordo tra l'assessore all'Energia Alessandro Delli Noci, che aveva predisposto le modifiche al Ddl impugnato dal governo, e il commissario di Azione, Fabiano Amati. Prima della seduta del Consiglio i due si sono incontrati ma senza raggiungere una sintesi che evitasse alla maggioranza di andare sotto su un argomento così delicato. L'assemblea. segnata da varie tensioni, anche sul mancato rinnovo delle commissioni consiliari - ha così modificato l'ordine dei lavori tentando di salvare almeno una piccola parte degli argomenti in attesa.

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