«Terze dosi per tutti». Ma la Puglia è ancora al quartultimo posto

«Terze dosi per tutti». Ma la Puglia è ancora al quartultimo posto
di Maria Claudia MINERVA
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Sabato 6 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:39

In Puglia le terze dosi arrancano, come indica il quart’ultimo posto (14esima posizione della classifica nazionale) occupato dalla nostra Regione, in ritardo nelle somministrazioni ai pazienti fragili. Infatti, finora la platea vaccinabile che è stata raggiunta dalla nuova vaccinazione è pari al 19,09 per cento (la media italiana è del 27,6%), vale a dire 88.103 somministrazioni, ne mancano ancora 373.334.

Il generale Figliuolo scrive alle Regioni

Sull’accelerazione delle terze dosi del vaccino anti covid sta insistendo anche il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo che ieri, in conferenza stampa insieme al ministro della Salute Roberto Speranza, è tornato a indicare con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi e di proseguire con il completamento dei cicli primari. Non a caso, il generale in una circolare alle Regioni ha chiesto di «rinforzare l’opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione» anti Covid. Figliuolo ha, poi, ribadito la necessità di organizzare l’ulteriore fase di campagna vaccinale delle terze dosi «rivolte alle categorie per ora previste e cioè over 60, operatori sanitari e fragili» rassicurando sulla disponibilità dei vaccini. «Per il 2022 abbiamo già opzionato dosi tali per cui siamo in grado di effettuare la terza dose a tutti quelli che hanno completato qualsiasi tipo di ciclo vaccinale, quindi anche ad alte cifre», ha spiegato in conferenza, «di quelle dosi c’è anche una parte che sarà messa a disposizione dei Covax».


Complessivamente, in Puglia la popolazione con ciclo vaccinale completo è pari al 78% (media Italia 75,7%), a cui si aggiunge un ulteriore 3,1% (media Italia 3%) che ha ricevuto solo la prima dose. La regione, quindi, ha una delle migliori coperture, ma resta indietro sulle delle terze dosi. Serve un’accelerata, ed è quello che si appresta a fare. Già per domani pomeriggio, infatti, il Dipartimento alla Salute della Regione Puglia ha organizzato una cabina di regia ad hoc sulla somministrazione delle terze dosi per evitare che l’aumento dei contagi possa compromettere la campagna vaccinale. «Un tavolo che servirà ad organizzarci al meglio, visto che già sappiamo chi sono i soggetti da vaccinare, si tratta solo di fare un upgrade dell’organizzazione» ha confermato il direttore del Dipartimento, Vito Montanaro.

La "lenta" performance della Regione Puglia


Intanto, numeri alla mano, il consigliere regionale Fabiano Amati spiega che «va a rilento la somministrazione della terza dose, cioè quella addizionale per trapiantati e immunodepressi e il richiamo per chi ha completato da almeno sei mesi il ciclo vaccinale primario. Ora bisogna cominciare a preoccuparsi e vaccinare con intensità per non farci sorprendere dall’eventuale quarta ondata».
Stando ai numeri forniti da Amati, infatti, «in Puglia sono state somministrate un totale di 11.951 dosi, di cui 225 addizionali, 6.268 da richiamo, 1.234 prime dosi, 4.074 seconde dosi e 150 a persone con pregressa infezione. Rispetto al giorno precedente le somministrazioni sono state superiori di 2.574. Mentre le dosi addizionali somministrate finora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate e agli immunodepressi, sono 14.547, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 141.094».
Le dosi di richiamo che sono destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari sono 73.556, su un totale complessivo di 305.806. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 232.250. Va anche detto che la popolazione pugliese è di 3.544.797 abitanti; di questi 3.070.825 hanno ricevuto la prima dose (78,2%), 2.845.038 la seconda dose (72,45%) e 14.547 la dose addizionale (0.37%). Considerata la fascia d’età dei vaccinabili, siamo all’86,63 per cento per almeno una dose e 80,26 per cento anche per la seconda. Sono invece 501.228 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino. Rispetto alle giacenze la Puglia ha 823.595 vaccini disponibili.
Premono per la terza dose anche docenti e personale tecnico-amministrativo delle scuole e delle Università pugliesi, completamente vaccinati tra marzo e giugno. Una platea che conta complessivamente circa 110mila unità. E per più della metà degli insegnanti - ai quali è stato somministrato soprattutto il farmaco AstraZeneca - i sei mesi indicati dal ministero della Salute per il richiamo sono già scaduti. Al momento, però, il governo non ha ancora previsto tempi certi per la somministrazione del booster. E seppure la nuova road map della campagna vaccinale tra le ipotesi preveda in priorità, dopo personale sanitario, fragili e over60, proprio il mondo della scuola e le forze dell’ordine, ancora nulla è certo. A chiedere al ministro Speranza una vera e propria corsia preferenziale per gli insegnanti è stato proprio il ministro all’Istruzione, Patrizio Bianchi: «Dopo gli 80enni e i più fragili, siano gli insegnanti ad avere la priorità assoluta per la terza dose» ha detto la settimana scorsa in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico nel Castello Svevo di Trani.
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