Rapporto Unicef su lavoro minorile, Puglia al sesto posto in Italia. Quasi 17mila infortuni in quattro anni

Rapporto Unicef su lavoro minorile, Puglia al sesto posto in Italia. Quasi 17mila infortuni in quattro anni
3 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Giugno 2023, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 22:07

La Puglia è la quinta regione in Italia per l'impiego di ragazzi fino a 19 anni nell'arco del quinquennio 2017-2021, a dirlo i dati presenti nel primo rapporto Unicef sul lavoro minorile in Italia "Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro" presentato questa mattina in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. In totale nella nostra Regione sono stati 108.867, un numero preoccupante che fotografa una realtà spesso nascosta. 

Gli occupati sotto i 19 anni

Dal 2017 al 2021 il numero degli occupati sotto ai 19 anni in Puglia si è mantenuto piuttosto costante, tra il 7 e l'8 percento del totale.

La maggior parte di questi occupati sono di sesso maschile, con un valore che arriva a sfiorare i 15mila nel 2021. Numeri dimezzati, ma pur sempre preoccupanti, per il sesso femminile (8341 nel 2021). 

Meno denunce, ma più sommerso

Sul versante denunce per infortuni sul lavoro per i minori di 19 anni la Puglia si colloca al settimo posto, con quasi 17mila denunce dal 2017 al 2021. Una percentuale del 4,82% sul totale. Il tasso di denunce di infortunio si assesta intorno 15,6%. Al Sud la situazione sembrerebbe più rosea rispetto al Nord e al Centro, ma guardando la realtà dei fatti il numero minore di denunce potrebbe essere il campanello d'allarme di un lavoro sommerso e quindi della paura della denuncio di infortunio o di minori opportunità di lavoro. 

L'allarme

«La mancanza di controlli e il non rispetto dei contratti nazionali porta a situazioni come queste che evidenziano anche una povertà educativa con abbandoni scolastici, evasione e saltuarietà - ha detto Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia - l'alternanza scuola-lavoro va rivista e di sicurezza bisogna parlare già a scuola. I ragazzi vanno informati e preparati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA