Il piano per l'estate in Puglia: tutti i 158 voli da (e per) Brindisi e Bari

Le novità sono i collegamenti per Wroclaw (in Polonia) da Brindisi, il rafforzamento delle rotte verso la Polonia (Poznan) e verso la Lituania (Kaunas) da Bari

Il piano per l'estate: tutti i 158 voli da e per Brindisi e Bari
Il piano per l'estate: tutti i 158 voli da e per Brindisi e Bari
di Giuseppe ANDRIANI
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Sabato 15 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:33

Un’estate da 158 voli. Le novità sono i collegamenti per Wroclaw (in Polonia) da Brindisi, il rafforzamento delle rotte verso la Polonia (Poznan) e verso la Lituania (Kaunas) da Bari. E il potenziamento di alcune tratte, dovuto anche al raddoppio dei vettori (vi sono diversi viaggi che adesso sono organizzati da più operatori). Dopo l’ultima estate, quella della ripresa del turismo ma con le problematiche della carenza del personale (con tutti i ritardi e le cancellazioni che ne sono derivati, per quanto imputabili sempre a contingenze internazionali e non legate agli scali pugliesi), la stagione del 2023 sarà quella dello slancio. 
Le aziende non hanno ancora annunciato la frequenza settimanale dei collegamenti, ma si va verso un incremento su tutta la linea. Al momento per l’estate sono previste 102 destinazioni da Bari (di cui 85 rotte internazionali) e 56 da Brindisi (42 delle quali internazionali). E c’è poi l’attivazione del “Gino Lisa” di Foggia, in grande espansione, con i primi voli internazionali per Medjugorje (per i quali pare ci sia già un’ottima richiesta). 
Le novità per il momento - in attesa di nuovi annunci, non improbabili - sono rappresentate dal collegamento per Cagliari (di Volotea), per Dublino (Ryanair e Airlingus) e Wroclaw (Ryanair) da Brindisi; e le tratte per Firenze (Volotea), Poznan (Ryanair), Kaunas (Ryanair) e Nizza (Easyjet) da Bari. Da Foggia, al momento, sono operativi i voli da e per Milano (Linate e Malpensa), Torino, Verona e Catania. E da inizio giugno quello per Mostar, così da raggiungere Medjugorje (tutti i voli sono operati dal Lumiwings). 

La destagionalizzazione

I numeri annunciati di recente da Aeroporti di Puglia vanno nella direzione, auspicata da più parti, della destagionalizzazione del turismo.

In tutti i primi mesi del 2023, gli arrivi e le partenze da Brindisi e Bari sono cresciuti. Segno che la macchina non solo è ripartita, ma è già sui livelli pre-covid. La sfida della prossima estate correrà sul doppio binario: promuovere la Puglia in territori che fin qui non hanno avuto rotte aeree (la Lituania, ad esempio, o la Norvegia, con il collegamento per Oslo), e permettere agli stessi pugliesi di visitare Paesi che fin qui sono rimasti spesso sconosciuti. In grande crescita anche il Nord Europa: al momento Bari è collegata a Billund, Copenaghen e Oslo, mentre Brindisi a Stoccolma. Un mercato in grande espansione un po’ per tutto il Paese e destinato a crescere ancora. Così come, negli ultimi anni, è stato fiorente quello da e per l’Est Europa: non è un caso se tra i nuovi collegamento low cost da Brindisi e da Bari, ci sia un’implementazione delle rotte per la Polonia, aggiungendo Wroclaw (che mancava dall’aeroporto del Salento) e Poznan, per la prima volta. Mercati, per alcuni aspetti, diversi dalle tradizionali capitali dei grandi stati dell’Europa centrale, ma in fermento. E con la possibilità di attrarre turisti anche da nazioni che fin qui hanno conosciuto poco le bellezze di Bari, la storia di Brindisi, le spiagge del Salento. 

Ma proprio dalla Puglia meridionale arriva una polemica. Il consigliere regionale di La Puglia Domani, Paolo Pagliaro, tramite una nota attacca Adp. «L’aeroporto del Salento continua ad essere penalizzato, con il silenzio-assenso di Aeroporti di Puglia. La mia denuncia - scrive - purtroppo si rafforza: alcuni vettori, Ita Airways in particolare, sottodimensionano il nostro territorio. Infatti, nella programmazione dei voli da aprile a ottobre, la compagnia rimane inchiodata a tre frequenze giornaliere Brindisi-Roma. Non un volo in più, neanche a luglio e ad agosto, benché il traffico aereo triplichi». «Ci ritroviamo - aggiunge Pagliaro - a dover rimarcare un grave deficit di pianificazione, che danneggia il turismo e vanifica gli sforzi di destagionalizzazione che gli operatori del territorio compiono in solitudine. Almeno da aprile ad ottobre, ci dovrebbe essere il massimo impegno per rafforzare la programmazione su Brindisi. Invece si fa l’esatto contrario, complice l’addizionale sulla tassa d’imbarco a carico dei viaggiatori nello scalo brindisino decisa dall’attuale amministrazione comunale, nonostante gli avvertimenti di disimpegno da parte di grossi vettori come Ryanair». 

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