Rientrare in Puglia a Pasqua costa caro: aumenti medi del 90% sui voli

Rientrare in Puglia a Pasqua costa caro: aumenti medi del 90% sui voli
di Adalisa MEI
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:10

Costerà caro, o è già costato caro, il rientro a casa dei tantissimi fuori sede pugliesi, desiderosi di trascorrere le vacanze pasquali insieme ai propri cari. A rovinare la festa dei lavoratori e degli studenti saranno i costi salati dei trasporti, che risultano per questo week end più che raddoppiati rispetto ad altri periodi dell’anno. Gli aumenti, secondo una indagine dell’osservatorio nazionale Federconsumatori, riguardano tutta l’Italia, e non fanno eccezione le tratte su Bari e Lecce e interessano sia i biglietti aerei che quelli dei treni e pullman. Nel caso dei voli si registrano dei rincari elevati per quasi tutte le tratte analizzate dall’ufficio studi, con aumenti medi del 90%. 

I costi


L’osservatorio ha effettuato uno studio sul costo dei trasporti appunto durante il periodo delle festività pasquali. Nell’indagine sono state monitorate le principali tratte e analizzati i costi dei biglietti di treni, aerei e pullman per un viaggio nel week end di Pasqua (7-11 aprile), mettendoli a confronto con i costi per uno spostamento in un week end di marzo (17-20 marzo). La tratta Roma-Bari è passata da 26 a 88,5 euro, mentre il volo da Milano è salito da 115 a 217 euro, con un aumento rispettivamente del 240% e dell’89%. Nel dettaglio, dallo studio dell’osservatorio nazionale, è emerso che i costi di un viaggio in treno alta velocità per un adulto, in seconda classe e con la tariffa economica (che permette il cambio, ma non il rimborso), aumentano mediamente del 4%. Risultano notevolmente più elevati i rincari sulle tratte con partenza da Milano verso Bologna, Firenze e Napoli, con aumenti medi di circa il 25%. 
La tipologia di viaggio in cui si registra la maggiore differenza di prezzo è il pullman, forse perché più economica e, quindi, maggiormente gettonata.

L’aumento medio è pari al 97%, con picchi sulla tratta Roma – Cosenza e Roma – Lecce. Quest’ultimo, per Pasqua costerà (andata e ritorno) 111,98 euro, con un aumento quindi del 161% rispetto ai 42,98 euro di marzo. 

La protesta


Per una significativa riduzione del costo dei biglietti i fuori sede dovrebbero prenotare il viaggio con largo anticipo, approfittando di offerte e tariffe promozionali, ma non tutti ne hanno la possibilità e, di conseguenza, si trovano costretti ad affrontare costi improponibili. Molti cittadini potrebbero trovarsi obbligati a dover rinunciare a passare le festività pasquali in famiglia, oppure ad optare per soluzioni alternative, come viaggi in condivisione o partenze in orari disagevoli. Al di là delle soluzioni e delle iniziative creative che i cittadini possono mettere in atto, spiega la Federconsumatori, «è fondamentale che le autorità competenti intervengano per calmierare costi così proibitivi, che ledono fortemente il diritto alla mobilità dei cittadini e per sanzionare eventuali pratiche scorrette».

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