Modifiche al Codice della strada: in Puglia associazioni in piazza

A giorni il Parlamento licenzierà il nuovo Codice della Strada: contrari familiari delle vittime, ciclisti e ambientalisti. Proteste a Bari e Lecce

Modifiche al Codice della strada: in Puglia associazioni in piazza
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Domenica 10 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 06:55

Il nuovo Codice della Strada a un passo dal via libera del Parlamento porterà in piazza oggi in tutta Italia – Bari e Lecce comprese – migliaia di persone. La riforma voluta dal ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini avrà effetti concreti e profondi sulla vita di tutti e dopo quattro mesi di modifiche e dibattiti in commissione Trasporti, il testo con gli emendamenti verrà votato a giorni. Per questo a partire da ieri e fino al 12 marzo, è in programma una mobilitazione di carattere nazionale al grido di «stop al nuovo Codice della “strage”». Fra gli organizzatori l'Associazione dei familiari delle vittime della strada, perché la legge – da chi la contesta – è ritenuta frutto di una torsione repressiva che nulla investe sulla prevenzione e sulla mobilità del futuro, ovvero quella dolce, sostenibile. Non solo.

Secondo le associazioni che scenderanno oggi in 40 piazze italiane, il nuovo Codice aumenta le sanzioni ma rende più difficili i controlli ed è lo specchio delle barriere culturali che rendono l’Italia il Paese più motorizzato dell’Unione europea. Ancora, una norma miope perché ignora la principale causa degli incidenti mortali in città: la velocità.

I dati

Tornando ai numeri, nel 2022 sono state 3.159 le persone morte in collisioni avvenute per strada, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. I feriti sono stati 223.475. Una situazione, quella italiana, che è un’anomalia nell’intero Vecchio Continente, come segnala la Fiab nazionale, la Federazione italiana Ambiente e Bicicletta: se nel 2022 in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono stati 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia sono stati 53 (Fonte: Commissione Europea). E nel nostro Paese, il 73% dei sinistri stradali avviene nei centri urbani. Le principali cause di morte sono - secondo l’Istat - l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.

Nonostante dati e ricerche, però, il nuovo Codice non prevede interventi per la moderazione della velocità, ma anzi incentiva a correre auto, camion, furgoni e moto. Un esempio? Chi guida un veicolo a motore, stando al testo attuale, avrà la possibilità di violare i limiti più volte, ricevendo una sola multa all’ora - sebbene inasprita - invece che una sanzione per ogni infrazione.

Un’altra delle novità principali riguarda l’aumento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Al momento la pena può arrivare fino a seimila euro di multa e all’arresto da sei mesi a un anno se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro. Lo stesso vale per chi guida sotto l’effetto di droghe. “Misure-vetrina”, secondo le associazioni che protestano, poiché non agiscono sulle cause della strage e sulla prevenzione.

Le proposte di revisione del Codice della strada che verranno lanciate dalle 40 piazze italiane, oggi, prevedono un’azione incisiva sui limiti di velocità, attraverso controlli e ridisegno dello spazio pubblico, il potenziamento del trasporto pubblico, percorsi verso le città 30 prendendo a esempio Bologna.

«Le normative del Codice della strada stanno subendo delle modifiche, ma non con l’obiettivo di porre fine a questa strage, bensì per vincolare i Comuni che intendono adottare politiche di contenimento del traffico. Si elimineranno le corsie ciclabili, saranno abolite le zone a traffico limitato (Ztl), si aumenteranno i limiti di velocità, verrà vietato l’uso degli autovelox per velocità inferiori ai 50 chilometri/orari, rendendo sempre più ardue le operazioni di controllo sulla velocità» spiegano da Ciclisti Urbani Bari, l’associazione Cub che oggi parteciperà alla mobilitazione nel capoluogo di Regione.

A Lecce arriveranno i rappresentanti di associazioni di tutta la Puglia. Il Coordinamento interregionale delle Associazioni Fiab di Puglia e Basilicata ha infatti organizzato un flash mob che si terrà questa mattina alle 10 in piazza Sant’Oronzo. L’iniziativa, organizzata insieme a Lecce Pedala e a Lecce30, contribuirà anche a promuovere la petizione popolare per trasformare Lecce in una città 30.