Lecce zona 30? L'idea piace: «Giusto abbassare il limite di velocità». E in alcune vie è già così

Dopo Bologna, anche la città salentina strizza l'occhio all'iniziativa

Lecce zona 30? L'idea piace: «Giusto abbassare il limite di velocità». E in alcune vie è già così
di Matteo BOTTAZZO
3 Minuti di Lettura
Martedì 6 Febbraio 2024, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 18:26

Vivere e guidare in città ad una velocità massima di trenta chilometri orari è possibile? A Lecce sembra di sì, visto che il centro dalla periferia non dista più 10 minuti. Sulla scia di Bologna, la prima grande città italiana a diminuire da 50 a 30 il limite massimo praticamente in tutte le sue strade, salvo alcune eccezioni, anche altre città ci stanno pensando.
A Lecce le zone 30 non mancano, come nel quartiere di Borgo Pace, su viale Lo Re e in altre aree in prossimità degli istituti scolastici in città. Per il futuro, l'amministrazione Salvemini sembra pensare a una viabilità sempre più lenta, e sempre più sicura, anche alla luce dei tanti incidenti che si sono verificati lungo le arterie cittadine e che hanno avuto come protagonisti proprio gli utenti fragili della strada, ossia pedoni e ciclisti, ai quali è proprio rivolta questa rivoluzione della mobilità.
Provando a spostarsi in città rispettando i limiti bolognesi, la scoperta è più che piacevole, sotto diversi punti di vista. Partendo da Borgo Pace, periferia nord della città, l'unico quartiere dove persiste la zona trenta ovunque, il tempo necessario per raggiungere la centralissima piazza Mazzini, senza mai superare i 30 km/h è di dieci minuti e quaranta secondi, per percorrere una distanza di cinque chilometri.
Un altro test è stato quello che ha riguardato il percorso che va da piazza Mazzini verso piazza Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Stadio, nella zona 167/A. In questo caso la distanza è di tre chilometri e la percorrenza è scesa a 9 minuti e quaranta secondi, un minuto in meno, frutto di un traffico più intenso in particolare tra via Trinchese e via Salandra. Nel corso della passeggiata sono pochi i veicoli che hanno oltrepassato il limite, segno che in città, senza obblighi si percorrono le strade già a velocità moderata, anche in virtù del grande flusso veicolare, in particolare lungo determinate strade.

I commenti

«A Lecce ci sono già diverse zone 30, come quella di via Leuca e tutte le vie limitrofe. Nel corso della nostra esperienza amministrativa stiamo dotando la città di infrastrutture che rendono le strade più vivibili e a bassa velocità, indipendentemente da quelli che sono la segnaletica o i provvedimenti - sottolinea l'assessore alla mobilità Marco De Matteis -. Proprio per agevolare tutto questo, abbiamo realizzato dei marciapiedi più ampi, oppure delle isole salvagente per favorire gli attraversamenti pedonali, come ad esempio su viale Aldo Moro. La stessa cosa vale per le ciclabili: sono tutti provvedimenti che vanno nella stessa direzione. Noi stiamo lavorando per una città a 30km/h, affinché la viabilità possa essere sempre più sicura, in particolare in prossimità di luoghi sensibili come i parchi o le scuole, che sono state messe in sicurezza sotto questo punto di vista».
Della stessa idea è anche il comandante della Polizia Locale Donato Zacheo, che pensa che il principale investimento, per ridurre gli incidenti in città, debba essere fatto sulle infrastrutture che portano l'automobilista a ridurre autonomamente la sua marcia: «Gli attraversamenti pedonali, illuminati o rialzati rappresentano un naturale strumento per ridurre la velocità mentre si è alla giuda di un auto o di un ciclomotore. Ciò che conta di più in assoluto è la responsabilizzazione di chi è al volante - sottolinea il comandante Zacheo -. La città trenta non può essere una soluzione per tutta la città naturalmente, ci sono strade dove questo limite non può essere applicato, come lungo la circonvallazione, certamente nelle vie del centro potrebbe essere uno strumento utile e attuabile per andare a salvaguardare la salute degli utenti fragili che popolano le nostre strade».
Insomma la via - è proprio il caso di dirlo - è tracciata e lo sforzo dell'amministrazione sarà quello di cercare di far convivere in sicurezza le troppe auto (Lecce è in testa alla classifica per motorizzazione) con chi invece ha deciso di muoversi in bici o a piedi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA