Moda, Armani produrrà in Puglia il nuovo cotone ecosostenibile per i suoi capi d'abbigliamento

Il nuovo progetto green rivelato con un tweet

Armani produrrà in Puglia il nuovo cotone ecosostenibile
Armani produrrà in Puglia il nuovo cotone ecosostenibile
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Lunedì 5 Giugno 2023, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 18:39

Nuovo progetto di moda green per il gruppo Armani in Puglia nel segno della sostenibilità, lanciato oggi durante la giornata mondiale dell'ambiente. Il progetto denominato "Apulia Regenerative Cotton Project" è promosso dalla Fashion Task Force della Sustainable Markets Initiative-Smi in collaborazione con la Circular Bioeconomy Alliance, entrambe realtà fondate dal Re Carlo d'Inghilterra, quando era Principe di Galles, sotto al coordinamento dell'Istituto Forestale Europeo-Efi, del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e per l'analisi dell’Economia Agraria-Crea e Pretaterra.

Il progetto

Obiettivo del progetto è quello di sviluppare in Puglia un campo di cotone nel segno di un sistema colturale rigenerativo al fine di produrre una materia prima a ridotto impatto ambientale, per incrementare la biodiversità del territorio, la fertilità del suolo, il risparmio idrico e i servizi ecosistemici. A lanciarlo un tweet con un trattore in un campo, segno della vocazione agricola del nostro territorio.  

Le parole di Armani

«Nella moda - ha dichiarato Giorgio Armani - tutto parte dalla materia: il mio design nasce dalla scelta dei tessuti. Ed è stato attraverso la sperimentazione e l’uso di tessuti non tradizionali che ho rivoluzionato la moda. Ma l’industria tessile è una delle attività produttive di maggiore impatto sul pianeta: un problema che non può essere trascurato». L'impegno della grande casa di moda italiana è quello quindi di promuovere un cambiamento in positivo con lo sviluppo di questo cotone rigenerativo agroforestale. «La moda rigenerativa, da utopia che era, inizia finalmente ad assumere caratteri tangibili», ha detto ancora Armani

Perché la Puglia

La Puglia è stata scelta come terreno di sperimentazione, proprio per la sua tradizione nella coltivazione del cotone, già risalente al XII secolo.

Dal primo ettaro di terreno in cui è stato piantato il cotone a maggio, a partire dal 2024 e i prossimi cinque anni, la coltivazione si espanderà fino ad occupare cinque ettari. 

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