Il turismo detta i tempi. «Programmazione sì e con un anno di anticipo»

Il turismo detta i tempi. «Programmazione sì e con un anno di anticipo»
di Giuseppe MARTELLA
5 Minuti di Lettura
Martedì 2 Aprile 2024, 05:00


La Puglia turistica non può e non deve sedere sugli allori. L’ottimo trend pasquale ha disegnato una regione ambita dai flussi di vacanzieri e visitatori, con numeri importanti che faranno da propulsore ai prossimi periodi primaverili di vacanza e ai mesi estivi. Eppure, quello del turismo è un settore che non permette cali di tensione, fondamentale risulta avere la capacità di evidenziare le criticità e le difficoltà e mettere in campo tutte le azioni utili alla loro risoluzione. In sostanza pensare a una programmazione organica e continua.

I numeri

«I numeri di questi giorni e le prenotazioni già attivate per i prossimi mesi dimostrano come il “prodotto Puglia” abbia molto appeal - sottolinea Giovanni Serafino, presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce – segno evidente che le attività di promozione e di pubblicità del brand sui circuiti nazionali e internazionali continuino a funzionare bene. È evidente, però, che i problemi attorno all’asset turistico ci sono e vanno affrontati in modo organico e sistematico».

Serafino continua: «Come si può non considerare ad esempio la questione legata ai trasporti? La Puglia è andata in difficoltà dopo la frana sulla tratta ferroviaria Benevento-Foggia, per fortuna la situazione potrebbe risolversi a breve. Così come c’è l’impegno sul prossimo miglioramento delle tratte aeree, ma resta sul tavolo il grande tema del trasporto interno, limitato e complicato – dice ancora il presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce – da tante piccole problematiche legate tra loro. Bisogna ragionare sui servizi, che siano parcheggi al mare e spiagge pulite e fruibili tutto l’anno, attività di accoglienza e sulle tante modalità di turismo che le tante Puglia possono ospitare».

Serafino è convinto che la sfida turistica pugliese si debba giocare sulla programmazione: «Ha senso programmare se lo si fa con l’anticipo di almeno 12 mesi. Ed è ormai doveroso e improcrastinabile eliminare dal nostro vocabolario la parola destagionalizzazione. La Puglia deve essere pensata come destinazione turistica tout court e non soltanto nel periodo estivo. Del resto – rimarca – ci sono tanti luoghi nel mondo dove il mare è “venduto” 365 giorni all’anno, così come se noi ci fermiamo ad analizzare i dati di PugliaPromozione vediamo come il turista non sceglie la nostra terra soltanto per il mare». Una programmazione seria e condivisa quella declinata da Giovanni Serafino che conclude: «Un tavolo sempre attivo attorno al quale si siedono tutti gli attori che si interessano al turismo, dai rappresentanti della politica nazionale alle istituzioni sul territorio, dagli imprenditori e investitori privati alle rappresentanze di categoria».

La cabina di regia

Di cabina di regia condivisa e attenta parla anche Vincenzo Di Roma, presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno, nel brindisino. «È fondamentale oggi come non mai che ci sia coesione e visione. Si deve ragionare portando fuori un’unica voce che rappresenti le esigenze di tutti sia in campo nazionale, sul tema collegamenti da e verso la Puglia, che sui territori. C’è la volontà di crescere – puntualizza – ma dobbiamo intendere che si cresce tutti assieme e senza che nessuno rimanga indietro in maniera irrimediabile. La Puglia è divenuta famosa per il mare, oggi ci sono tante tipologie di turismo che interessano anche l’entroterra e vanno studiate per assicurare un futuro redditizio a tutto il comparto». Il rischio evidente per Di Roma è che il territorio non riesca a sopportare in termini di ospitalità i grandi flussi di vacanzieri che si dirigono verso la Puglia e che questi poi possano scegliere altre località nel mondo che assicurano più servizi e accoglienza curata. «Ben vengano case vacanze e b&b intesi quasi come un secondo lavoro, è un segmento in fortissima espansione che di sicuro permette numeri più importanti in termini concreti di presenze. È un settore però che andrebbe regolamentato per bene – continua – con una legislazione puntuale che dia ulteriore dignità a questo particolare settore. Di queste tematiche si dovrebbe occupare un organo collegiale capace di programmare, di fare sistema. Nessuno pensi – ammonisce Di Roma – che la programmazione arrivi come manna dal cielo, bisogna essere consapevoli che ciascuno deve giocare al massimo la propria partita anche in termini di proposte». Il presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno è consapevole della necessità di conoscere i numeri, saperli analizzare e governare e di indirizzare le prossime e fondamentali scelte che il turismo in Puglia dovrà affrontare. «Fare sistema significherebbe avere la forza di risolvere le problematiche relative all’allungamento dei periodi di balneazione. La Puglia è conosciuta per il mare, ma c’è chi chiede di allungare la stagione, e chi è sordo non ascolta. Eppure, anche i cambiamenti climatici stanno ridisegnando la stagionalità, e aree come la costiera romagnola si rifanno a quanto accade attorno a loro. Possibile che gli attori pugliesi – chiosa Di Roma – non riescano a fare rete su tematiche così dirimenti?».

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