L'elettrodotto di Terna in Salento, i sindaci: «Ascolteremo». Oggi un sopralluogo

L'elettrodotto di Terna in Salento, i sindaci: «Ascolteremo». Oggi un sopralluogo
di Giuseppe MARTELLA
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Lunedì 6 Novembre 2023, 05:00

I Comuni del Salento pronti a recitare un ruolo da protagonisti nel prossimo progetto di Terna. In un canovaccio che vede la Puglia come nuovo hub energetico in Europa e nel Mediterraneo, particolare importanza assume l’idea progettuale di un nuovo elettrodotto a corrente continua tra Grecia e Italia: un progetto da 750 milioni di euro complessivi, con approdo sulla costa leccese di Melendugno, stazione di conversione a Galatina e attraversamento anche dei territori di Soleto, Sternatia, Martignano, Calimera e Carpignano Salentino. Un’infrastruttura da 300 chilometri complessivi, tra tratto marino e quello previsto sulla terraferma, in grado di garantire ulteriore sicurezza e flessibilità energetica. Un elettrodotto “pugliese” in funzione con la Grecia dall’altra parte del mare è già in esercizio da oltre 20 anni con approdo a Otranto. Terna, gestore della rete la rete di trasmissione nazionale italiana dell’elettricità e più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa, ha avviato da qualche tempo la fase di confronto e presentazione del progetto al territorio attraverso una prima serie di incontri pubblici. Il percorso di realizzazione del nuovo elettrodotto consta di tappe ben definite, pure tenendo conto lo spazio riservato alle osservazioni di tutti i portatori di interessi: l’inizio dei lavori è previsto nel 2027, l’entrata in esercizio dell’infrastruttura quattro anni più tardi nel 2031. Dati i tempi contingentati dell’iter proprio le interlocuzioni con le popolazioni interessate in primo luogo dalla posa in essere del progetto risultano avere una importanza fondamentale. 

Le parole dei sindaci

«All’inizio dell’anno – ricorda il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino – siamo stati convocati in Regione e messi al corrente del progetto dell’elettrodotto con approdo sulla costa melendugnese. Da quel momento è partito un confronto fatto di incontri e scambi di opinione che ha coinvolto l’amministrazione comunale, anche le forze di minoranza consiliare, cittadini e associazioni interessate che hanno avuto modo di ribadire le proprie posizioni a Terna». In un clima disteso e collaborativo, fino a questo momento la questione principale per Melendugno ha riguardato il punto di “sbarco” dell’infrastruttura. «Ci sono stati proposti tre punti differenti, Roca, assolutamente da scartare, l’area prossima all’ex centro di accoglienza “Regina Pacis” a San Foca e l’area di San Basilio, quella già interessata dall’approdo di Tap. Secondo il nostro punto di vista – rimarca il primo cittadino Cisternino – proprio questo sarebbe il posto ideale sul quale fare arrivare l’elettrodotto in modo da eliminare ulteriori impatti ambientali in altre zone del nostro territorio». La discussione si sposterà proprio oggi sul campo, visto che è in programma un sopralluogo congiunto tra i tecnici di Terna e quelli in rappresentanza di cittadini e associazioni. «C’è da prendere atto della volontà delle parti di giungere a una soluzione positiva, siamo in una fase preliminare importante, è chiaro poi che tutte le questioni, compresa quella delle compensazioni, dovranno essere affrontate in modo serio e puntuale». 
L’elettrodotto continuerà la sua corsa sulla terraferma sino a raggiungere nell’idea progettuale l’area compresa lungo la provinciale che collega Galatina a Galatone dove Terna ha già una centrale e dove è prevista la realizzazione della stazione di conversione. «La società proponente ha interessato della questione l’amministrazione civica di Galatina – sottolinea l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Carmine Perrone – in un momento meramente conoscitivo.

Siamo in una fase di accertamento per comprendere bene la portata e le dinamiche del progetto. Le valutazioni ufficiali verranno fatte in un momento successivo». Anche nella città dell’entroterra leccese, Terna ha organizzato una serie di incontri pubblici. «Il Comune di Galatina non ha allo stato dell’arte ricevuto comunicazioni di opposizione da parte di qualcuno dei soggetti interessati. La nostra volontà è quella di prendere, quando sarà tempo, una posizione che tenga conto delle prerogative di tutti alla luce della normativa vigente – conclude Perrone – di chi presenta il progetto, dei cittadini e di tutti i portatori di interesse coinvolti». 

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