Arrivano 29mila dosi da somministrare. Ma sui vaccinati si allunga l'ombra dei “senza priorità”

Arrivano 29mila dosi da somministrare. Ma sui vaccinati si allunga l'ombra dei “senza priorità”
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 12 Gennaio 2021, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 11:43

Le 29mila dosi anti Covid sono state consegnate ieri mattina, la campagna vaccinale in Puglia può proseguire. Scampato il pericolo di dover stoppare le somministrazioni, si apre il fronte delle polemiche: dopo le denunce degli Ordini dei medici di Bari e Brindisi, il Dipartimento Salute della Regione ha chiesto alle Asl di verificare che le vaccinazioni vengano effettuate solamente nei confronti di chi ne ha effettivamente diritto.


I presunti casi di vaccinazioni anti Covid a persone non inserite nella lista dei soggetti prioritari finiscono anche in Consiglio regionale, due le interrogazioni presentate dal centrodestra: la prima dal gruppo di Forza Italia che parla di «foto pubblicate sui social e su Whatsapp da persone» fuori lista «proprio mentre si sottopongono a vaccinazione». Per questo i consiglieri hanno depositato l'interrogazione urgente al governatore Michele Emiliano e all'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, chiedendo loro «se ne siano a conoscenza» e «chi siano i responsabili nella nostra Regione del controllo e monitoraggio della campagna» di vaccinazione. «Dai social network alla stampa - spiegano i consiglieri Giandiego Gatta, Stefano Lacatena e Paride Mazzotta - si fa sempre più pressante il sospetto che le dosi, razionate, di vaccino anti-Covid siano state somministrate anche a persone che non fanno parte delle categorie espressamente indicate dal Piano Strategico nazionale per la vaccinazione», cioè «gli operatori sanitari e sociosanitari e gli ospiti delle Rsa».

L'Asl di Bari ha già replicato sabato scorso, garantendo che, dopo alcune verifiche, è da escludersi ogni «irregolarità» nelle somministrazioni.

A Brindisi, invece, il presidente dell'Ordine dei medici, Arturo Oliva, in una nota indirizzata al direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone, ha evidenziato che «nella giornata di lunedì 4 gennaio risulterebbero effettuate vaccinazioni a soggetti che non facevano parte dell'ordine di priorità». Sulla vicenda è intervenuta anche la Lega, il capogruppo in Consiglio regionale, Davide Bellomo, ha presentato una seconda interrogazione urgente per chiedere di fare chiarezza sulle procedure utilizzate per la somministrazione del vaccino e per comprendere quante, tra le dosi rimaste disponibili, siano state sottratte a chi era in lista d'attesa con diritto di priorità. «Oltre ai medici, infermieri, personale sanitario, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani, persone in età avanzata o con patologie croniche - dichiara Bellomo - in Puglia hanno ricevuto la dose di vaccino anti-Covid anche gli amici degli amici. Arrivano sempre più numerose le segnalazioni di cittadini pugliesi, non beneficiari in questa prima fase, alle quali, tuttavia, è stata somministrata la prima dose vaccinale».

«Eppure - continua Bellomo - dovrebbe trattarsi di un banale conto matematico giornaliero seguito da serietà e trasparenza; invece, questa falla nel sistema gestionale delle somministrazioni delle dosi dimostra come non ci sia un controllo serio dall'alto sul corretto impiego di una risorsa così importante. Sarebbe opportuno che le Asl - conclude Bellomo - rendessero pubblico il cronoprogramma di massima delle vaccinazioni. Non possiamo tollerare che persone scelte per caso, anche se in buona fede, da parte di volenterosi operatori sanitari ricevano il vaccino prima di determinate categorie. Molti cittadini, tra cui parecchi a rischio per età e patologie pregresse, attendono solo una chiamata».


Intanto, la campagna vaccinale prosegue: ieri è stata consegnata la terza tranche dei vaccini Covid, circa 29mila dosi della Pfizer. La distribuzione è stata fatta negli 11 centri hub, complessivamente, quindi alla Puglia sono state fornite circa 77mila dosi. Le somministrazioni effettuate, invece, sono poco più di 40mila, entro sabato le Asl contano di arrivare almeno a 65mila. Lunedì prossimo, poi, la Pfizer dovrebbe consegnare le ultime 30mila dosi e potrà essere conclusa la fase 1. Nel frattempo, domenica inizieranno i richiami per i primi 505 vaccinati.

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