Puglia, nuovo picco di positivi: 248 (175 solo a Bari). Un decesso a Taranto: l'11° ospite della Rsa. Sotto osservazione le scuole

Puglia, nuovo picco di positivi: 248 (175 solo a Bari). Un decesso a Taranto: l'11° ospite della Rsa. Sotto osservazione le scuole
di Vincenzo DAMIANI
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Giovedì 8 Ottobre 2020, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 09:59

La Puglia è tra le prime otto regioni in cui, ieri, si è registrato il maggior numero di nuovi contagi: 248 in 24 ore, e al Sud fanno peggio solo Campania (+757) e Sicilia (+259). Se ci fosse mai stato bisogno di una conferma che il Mezzogiorno, durante la prima ondata di coronavirus, è stato avvantaggiato e salvato dal lockdown, ecco che i numeri della seconda fase della pandemia arrivano in soccorso. La Campania ieri è stata la regione con maggiori casi, più della Lombardia (+683) e del Veneto (+491). «Il virus prima era concentrato in un pezzo del Paese, oggi ha una geografia molto più diffusa. Purtroppo si è allargato a zone d'Italia meno preparate ad affrontarlo, questa è la vera sfida di queste settimane», ha lanciato l'allarme il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri.
Ma c'è un altro dato che preoccupa, lo sottolinea lo studio della fondazione Gimbe: in Puglia la percentuale dei casi ospedalizzati rispetto al resto dei malati Covid è sì contenuta rispetto al passato, ma è dell'8,9% ed è superiore alla media nazionale del 6,6%. Solamente in Sicilia (11,5%), Liguria (10,4%) e Lazio (9,9%) si registrano percentuali maggiori. «Se il dato nazionale - dice il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta - non lascia intravedere alcun sovraccarico dei servizi ospedalieri, iniziano ad emergere differenze regionali rilevanti». In particolare, al 6 ottobre ben 8 regioni registrano tassi di ospedalizzazione per 100mila abitanti superiori alla media nazionale di 6,5: Lazio (13,9), Liguria (13), Campania (9,2), Sardegna (8,8), Sicilia (7,9), Piemonte (7,1), Abruzzo e Puglia (6,6).
Preoccupano le scuole, ormai gli istituti chiusi e le classi in isolamento non si contano più; preoccupano ancora di più i mezzi di trasporto pubblici, dove ogni regola anti Covid va a farsi benedire. Ma, più in generale, ci sono seri problemi di rispetto delle poche ma necessarie misure di prevenzione, a cominciare dall'uso della mascherina e dal divieto di assembramenti. Ieri il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha sbottato: «Dobbiamo renderci conto che stiamo attraversando di nuovo un periodo difficile. Lo dico ai ragazzi sorpresi senza mascherina dai carabinieri mentre festeggiavano per strada un matrimonio. Lo dico alle famiglie di quei bambini che hanno partecipato a una festa di compleanno portando il contagio a casa e a scuola. Saremo tutti colpevoli se la situazione andrà peggiorando perché scene come questa in questo momento non hanno nessuna giustificazione. Ci siamo riconquistati la nostra vita e la vita delle nostre attività economiche. Non vanifichiamo tutto. Un po' di sacrificio ancora. Dobbiamo stare attenti». E in Puglia scattano anche le prime multe da mille euro per chi non indossa la mascherina anche all'aperto: i carabinieri e la polizia hanno intensificato i controlli, sanzionando i primi trasgressori. «Ma è impensabile che si riesca a controllare tutto il territorio, nemmeno con l'esercito.

Dobbiamo essere responsabili. Tutti», dice Decaro.


D'altronde, in Puglia c'è stato un nuovo record di casi positivi al Covid-19: dopo i 196 di mercoledì, ieri si è raggiunto un picco mai toccato dall'inizio della epidemia, 248 contagi. Anche il numero di test si è mantenuto alto: ieri 4754 tamponi, mercoledì 4822. Si è registrato un decesso in provincia di Taranto, una donna di 86 anni che era ospite della Rsa Villa Genusia di Ginosa, undicesima vittima. 
 

Il numero complessivo di decessi sale a 604. Dei 248 casi positivi, 175 sono stati rilevati in provincia di Bari, 15 in provincia Bat, 3 in provincia di Brindisi, 27 in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 17 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. Ad oggi, sono 4929 i pazienti guariti (+ 46 rispetto a mercoledì) e 3334 i casi attualmente positivi (+201), dei quali 301 ricoverati (+27) e 3033 a domicilio (+74). Degli attuali positivi, lo 0,7% è ricoverato nelle terapie intensive (anche questa percentuale è in aumento rispetto ai giorni scorsi, quando non andava oltre lo 0,5%) e l'8,3% negli altri reparti. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia dall'inizio dell'emergenza è di 8.867. L'onda dei contagi continua la sua scalata con ritmi anche superiori alla fase di emergenza di sei mesi fa. E con il virus che continua a fare malati - ora tanti anche al Centro e al Sud - in alcuni territori scattano i primi mini-lockdown come a Latina, con un'ordinanza ad hoc della Regione Lazio. Strada che potrebbe percorrere anche la Puglia se il trend non dovesse arrestarsi.

LE DICHIARAZIONI DEI MANAGER ASL
“I casi di positività registrati oggi in provincia di Bari sono riferiti per la maggior parte a contatti stretti di positivi già tracciati in precedenza - spiega il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce - Il dipartimento di prevenzione ha poi individuato una serie di cluster: si tratta di istituti scolastici tra Bari e provincia, una Residenza sanitaria per anziani, una casa di cura privata e un gruppo di stranieri presenti sul territorio".

Aggiornamento sul "Don Uva" di Foggia:  “Il numero complessivo – ha spiegato il DG della Asl Foggia, Vito Piazzolla -  delle positività registrate presso la sede foggiana del “Don Uva” è ad oggi di 35 ospiti e 37 operatori”.

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