Costi e siccità, la raccolta del grano in Puglia crolla

Costi e siccità, la raccolta del grano in Puglia crolla
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 14:06

La raccolta del grano in Puglia nel 2022 in calo del 26% rispetto all'anno precedente. È quanto annunciato da Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat diffusi nel corso del Focus Cereali, organizzato in collaborazione con la Fiera del Levante, l'Agenzia ICE e Casillo Group. Tra le ragioni del «crollo della raccolta», secondo l'associazione di categoria, la siccità ed i costi di produzione.

Numeri in ribasso per la Puglia che è, spiegano da Coldiretti, il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all'anno.

I rincari pesano

«La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare - sottolineano - rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68%» secondo elaborazione su dati del Crea.

Il taglio dei raccolti in alcune aree delle province di Bari e Foggia «rischia di aumentare ulteriormente la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti agroalimentari».

«Ci sono le condizioni per rispondere alla domanda dei consumatori ed investire sull'agricoltura del nostro territorio che - afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - è in grado di offrire produzione di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy. Dobbiamo riscoprire la tradizione agricola - aggiunge - per puntare all'obiettivo della autosufficienza a tavola per difendersi dalle turbolenze provocate dal conflitto che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove povertà».

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