Caro bollette, lo studio e i numeri della crisi. In Puglia 35mila famiglie povere in più e aumenti di oltre 1.000 euro per nucleo

Caro bollette, lo studio e i numeri della crisi. In Puglia 35mila famiglie povere in più e aumenti di oltre 1.000 euro per nucleo
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:31

Ogni famiglia pugliese spenderà in media 1.390 euro in più per le bollette nel 2022. E aumentano quelle che superano la soglia della povertà. Uno studio di Demoskopika svela i numeri del caro bollette per le singole regioni. Gli aumenti maggiori, in termini assoluti, in Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia (+1.679 euro a famiglia). In Puglia, invece, si passa dal costo per energia e gas di 1.169 euro nel 2021, a una media di 2.559 euro nel 2022. È evidente, dallo studio, come saranno le regioni del Sud ad avere la peggio. Le nuove famiglie in condizioni di povertà, secondo Demoskopika, saranno 35.000 soltanto in Puglia. E soltanto in Campania si teme una ripercussione maggiore (+40mila). Facile da leggere il dato: nelle zone con più difficoltà, saranno di più le famiglie che faticheranno ad arrivare a fine mese. 

I numeri

Per i residenti in Italia, la spesa aggiuntiva delle famiglie sarò di 38 miliardi: 15,4 per la luce e 23 per il gas. "L’andamento - si legge nello studio - crescente della spesa avrebbe una ripercussione immediata soprattutto sulle condizioni di disagio economico degli italiani: il caro bollette potrebbe far piombare in condizione di povertà relativa quasi 244mila famiglie, di cui il 55 per cento concentrato nelle realtà territoriali del Mezzogiorno, che si andrebbero ad aggiungere agli oltre 2,8 milioni di nuclei familiari stimati per il 2022.

Un impatto negativo per migliaia di famiglie che subirebbero una contrazione di una quota di reddito da destinare al mantenimento di un tenore di vita standard".

Rio: «Incidenza maggiore al Sud»

L'allarme di Raffaele Rio, presidente di Demoskopika: «L’impennata dei prezzi, da un lato, sta aumentando la spesa per consumi di luce e gas maggiormente al Nord, ma, dall’altro, è principalmente nelle realtà del Mezzogiorno che, per la presenza di un reddito pro capite minore, si avverte maggiormente l’incidenza sul disagio economico delle famiglie, alimentando il rischio di un avanzamento dei nuclei familiari in condizione di povertà relativa. Per arginare la crescita costante dei prezzi e ridurre i gravi effetti sul tessuto sociale italiano – continua Raffaele Rio – è necessario recuperare, nel breve periodo, poco più di 38 miliardi di euro, pari all’aggravio stimato dei consumi familiari per l’anno in corso».

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