Consiglio regionale, flop sulle commissioni: l'accordo non si trova

Consiglio regionale, flop sulle commissioni: l'accordo non si trova
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 12:52

A cinque giorni dall’ultimo forfait della maggioranza, la presidenza del Consiglio regionale della Puglia ha riconvocato le commissioni per mercoledì 28 febbraio. Per quella data, che cade all’indomani della seduta del Consiglio e lascerà quindi tempo per un ultimo faccia a faccia, Michele Emiliano e i partiti della sua coalizione sperano di riuscire a trovare l’intesa che sinora è mancata sulle presidenze da assegnare ai vari gruppi. Per la maggioranza si tratta di una questione a metà tra la politica e il puntiglio sui rapporti di forza reciproci. Il Pd, infatti, cui spetterebbero 4 presidenti, non vuole cedere le sue postazioni a favore delle civiche “Con” e “Per la Puglia”, a dire dei democratici entrambe già sovrarappresentate. 

Il nodo

Al di là del gettone di presenza da 800-1000 euro mensili che spetta ai presidenti, è chiaro che la questione è più delicata e coinvolge non solo i rapporti di forza interni ma anche il riconosciumento pretaso dai gruppi da parte del presidente.

Pur essendo iscritto al Pd e membro del gruppo consiliare dem, Emiliano ha infatti come diretta propagazione le civiche nate per sostenerlo, in particolare “Con”, che solo ultimamente ha rinunciato alla sua dicitura per intero “Con Emiliano” per emanciparsi e strutturarsi come movimento politico regionale. A fronte dei suoi 5 membri, “Con” può contare su due assessori, un consigliere delegato all’Urbanistica che svolge il ruolo di un terzo assessore e un capogruppo. Unico “soldato semplice” Alessandro Leoci per il quale la civica vuole la presidenza della Seconda Commissione, Affari Regionali (che d’altronde gli spettava a inizio consiliatura prima che Antonio Tutolo abbandonasse per il Misto). E lo stesso vale per il gruppo “Per la Puglia” (tre membri di cui un assessore, un presidente di commissione e un capogruppo). 

La richiesta

Per questo i democratici chiedono che sia una delle due civiche a cedere il passo nella manovra per liberare una presidenza di commissione che permetta ad Azione di ufficializzare il rientro in maggioranza concedendo al suo commissario regionale Fabiano Amati il privilegio di mantendere la guida della commissione Bilancio nonostante il passaggio dal Pd al partito di Calenda. Ma sinora l’intesa non si è trovata e a nulla è valso che Emiliano offrisse una nuova mini-delega (alle Arca Puglia) come contraltare.
Nelle ultime due sedute, per evitare di andare alla conta dei voti e quindi di spaccarsi, la maggioranza ha disertato la convocazione lasciando che il centrodestra presidiasse l’aula semideserta. Giovedì scorso, infatti, solo la minoranza ha preso parte ai lavori riuscendo ad eleggere i presidenti della sue commissioni, riconfermando Renato Perrini (FdI) presidente della Commissione criminalità organizzata ed eleggendo Joseph Splendido (Lega) a capo della VII Commissione (Riforme istituzionali). Che succederà adesso? Secondo i più l’accordo non è ancora spuntato ma la presidenza sarebbe fiduciosa nel buon esito della seduta. 

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