«Conteggi sbagliati per il concorso in Regione». Il Tar accoglie il ricorso di una candidata. L'assessore: «Le sentenze non inficiano le graduatorie approvate»

I laureati in giurisprudenza avrebbero dovuto avere un punto e mezzo in più

«Conteggi sbagliati per il concorso in Regione». Il Tar accoglie il ricorso di una candidata. L'assessore: «Le sentenze non inficiano le graduatorie approvate»
di Luigi LUPO
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 20:50 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 18:54

Arriva la prima sentenza del Tar, favorevole a una ricorrente, nella vicenda dei ricorsi relativi ai concorsi per l’assunzione di professionisti della categoria D all’interno di Regione Puglia. Sono numerose le cause pendenti davanti al tribunale di Bari perché molti concorrenti contestano la mancata attribuzione di un punteggio superiore per il possesso di una laurea magistrale. In molti casi, è stata disposta l’integrazione del contradditorio ma ieri il Tar del capoluogo, con una sentenza pubblicata ieri, ha accolto il ricorso di una delle partecipanti al concorso, difesa dagli avvocati Michele Perrone, Angelo Michele Benedetto e Savino Tatoli.

La ricostruzione

E, per effetto, annulla l'art. 7 del bando di concorso ,la determina dirigenziale di approvazione verbali e la graduatoria della Commissione esaminatrice e nomina vincitori e i verbali della Commissione esaminatrice nei quali sono stati valutati i titoli di studio aggiuntivi dei concorrenti, nella parte in cui attribuiscono alla ricorrente il punteggio di 25,25. Uno dei ricorrenti, insomma, incassa la prima vittoria. Anche se, nelle scorse settimane, da via Gentile hanno assicurato che l’ente non sarebbe soccombente. Lo aveva spiegato il direttore del dipartimento Personale e organizzazione Ciro Imperio nel corso dell'audizione in II commissione consiliare richiesta dal presidente Antonio Tutolo. Il dirigente aveva chiarito che le ultime ordinanze del Tar hanno solo una valenza procedurale e servono per l'integrazione del contraddittorio.  Proseguendo sullo stato dei contenziosi Imperio aveva riferito che "una decina di ricorsi sono stati ritenuti improcedibili.

Uno è stato rigettato nel merito delle prove". "In tre casi - ha spiegato inoltre - i ricorsi nei quali si chiedeva il riconoscimento di un punteggio aggiuntivo per la laurea specialistica o magistrale sono stati rigettati. Un altro ricorso di sei candidati è stato dichiarato inammissibile con condanna alle spese dei ricorrenti". Eppure la sentenza di ieri del Tar riconosce le ragioni di chi reclama un punteggio maggiore. Non è escluso possa scatenare un effetto valanga.

La nota dell'assessore

L’assessore al Personale, Gianni Stea, sulla questione dei concorsi per il personale regionale, comunica che “con alcune recenti sentenze il Tar Bari ha annullato la parte dei provvedimenti attributivi dei punteggi ai ricorrenti, riconoscendo quello aggiuntivo per il possesso del titolo di studio ulteriore. Le suddette sentenze non inficiano le graduatorie approvate, né bloccano le procedure di assunzione in essere, bensì si riferiscono a casi specifici. Ad ogni modo, per queste ultime, l’Amministrazione regionale si riserva di valutare l’opportunità di proporre ricorso in appello”.

“Vale la pena di evidenziare che – conclude -  su oltre 160mila candidati, i ricorsi pendenti sono meno di 100. Parte di tali ricorsi, si riferisce ai criteri di attribuzione dei punteggi per il possesso di titoli di studio ulteriori rispetto a quelli richiesti dai bandi per l’ammissione alle singole procedure concorsuali. Dei primi ricorsi definiti, il TAR ha sancito l’infondatezza delle motivazioni addotte dalle parti, respingendoli; inoltre, alcune sentenze ne hanno dichiarato l’improcedibilità”.

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