Non solo stand e prodotti: alla Fiera dibattito sul clima impazzito

Non solo stand e prodotti: alla Fiera dibattito sul clima impazzito
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Lunedì 11 Settembre 2023, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 12:27

Una strategia per l'adattamento ai cambiamenti climatici in Puglia. Alla Fiera del Levante si affronta il tema del secolo, quello degli eventi estremi e del climate change, che sempre di più sta modificando le stagioni e le vite dei pugliesi e non solo.

Il ministro in Fiera

A dare ulteriore lustro all'evento - in programma oggi alle 10 al Padiglione 152 - è la presenza anche del ministro dell'Ambiente e della sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che aprirà il dibattito insieme al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, seguiranno poi gli interventi dell'Assessora all'Ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, e di Paolo Caridi, capo unità della direzione generale Azione per il clima della Commissione Europea. L'evento sarà un momento di riflessione e di confronto attraverso l'esperienza anche di altre regioni italiane che hanno messo a punto piani di adattamento a scala regionale, con esperti in tema di cambiamenti climatici.
Il convegno sarà anche l'occasione per fare il punto sulle politiche regionali in tema di cambiamenti climatici. Un tema su cui è alta l'attenzione dell'assessorato all'ambiente, che proprio recentemente ha attuato una "Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici" (Sracc) e realizzato un "Piano di adattamento e mitigazione climatica nell'area eleggibile della Regione Puglia", prodotto dal progetto Interreg AdriaClim. Gli elaborati prodotti per la Sracc sono un vero e proprio documento pionieristico che rappresenta un quadro di analisi dello scenario climatico pugliese del presente e del passato, effettuato attraverso l'analisi di dati di piovosità e temperatura degli ultimi 30 anni e la proiezione climatica futura per i prossimi 100 anni, elaborando le banche dati delle simulazioni modellistiche meteorologiche messe a disposizione del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc). La Puglia si colloca, quindi, tra le poche regioni italiane ad aver delineato i primi indirizzi per una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

L'assessore Maraschio


«Ho sempre provato ad attuare una politica che non guardi agli slogan ma alla concretezza del lavoro, alla costruzione di strategie per gestire temi complessi.

Il cambiamento climatico è la sfida più complessa che l'umanità si troverà davanti - afferma l'assessora Maraschio - e particolarmente complicata sarà la gestione di questi cambiamenti in Puglia, perché la nostra regione, come tutto il bacino del Mediterraneo, è un hot spot del riscaldamento globale, ossia una delle aree con il maggior impatto dei cambiamenti climatici. Per questo era necessario un approccio strutturale al tema e per la prima volta abbiamo predisposto in Puglia uno studio climatico a scala locale».

I cambiamenrti climatici in Puglia


Le risultanze dello studio confermano il fenomeno dei cambiamenti climatici in Puglia, con innalzamenti termici e piovosità anomale rispetto al passato. Sono sempre più comuni, infatti, gli eventi estremi come grandinate in grado di distruggere campagne e provocare danni ingenti a cose e persone, così come le ondate di calore che iniziano a diventare non solo più frequenti ma più lunghe. Poi piogge torrenziali e trombe d'aria. Tutti avvenimenti con cui i pugliesi hanno iniziato a fare i conti con sempre più frequenza. Lo studio verifica, inoltre, i principali rischi e vulnerabilità legati ai cambiamenti climatici per il contesto pugliese, proponendo un set di azioni di adattamento classificate per ambito territoriale analizzato. «Uno studio capillare sul clima che riguarda ogni singola realtà territoriale pugliese - prosegue Maraschio - per ogni Comune della Puglia, infatti, è stata elaborata una scheda di dettaglio con le analisi climatiche al fine di fornire a ciascuno una preliminare analisi di scenario climatico, quale dato prelavorato, per la valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. Lo studio sarà un utile indirizzo anche per la redazione dei Paesc (Piani di azione Locale per l'Energia Sostenibile e il Clima), strumento di pianificazione locale di competenza comunale. Per incidere sui cambiamenti climatici - conclude l'assessora - è urgente avviare processi di adattamento e anticipare gli effetti avversi, attuando azioni adeguate a prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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