Cambiamenti climatici, presto la Svizzera come la Puglia: «Case bianche e ulivi contro il caldo»

Cambiamenti climatici, presto la Svizzera come la Puglia: «Case bianche e ulivi contro il caldo»
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Sabato 29 Luglio 2023, 19:26

Con i cambiamenti climatici in atto, entro il 2090, Ginevra avrà il clima della Puglia. Lo affermano un esponente svizzero dei Verdi, secondo cui la città va trasformata sul modello urbano mediterraneo, con pareti bianche e infrastrutture che favoriscano la circolazione naturale dell'aria. In campagna, sottolinea, si cominciano a piantare ulivi.

Il riscaldamento globale

La Svizzera sarà particolarmente colpita dal riscaldamento globale, afferma Antonio Hodgers, responsabile del Dipartimento territorio del cantone di Ginevra in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano Le Temps. «Per ogni aumento di due gradi centigradi delle temperature globali, l'Altopiano svizzero ne subirà quattro», aggiunge, precisando che i suoi calcoli si basano sulle previsioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu.

Il presidente del governo

Secondo Hodgers, presidente del governo ginevrino, la città deve adattarsi a estati più calde - ma con inverni che probabilmente rimarranno «rigidi» - aumentando gli spazi verdi e riducendo le superfici asfaltate.

A tal fine, «limiteremo il numero di grondaie sugli edifici per consentire all'acqua piovana di defluire lentamente, diffondendo la sua freschezza prima di tornare al suolo». Hodgers prevede anche di piantare 150.000 alberi. Il centro storico di Ginevra è «in parte già adattato» a un clima più caldo, osserva. «Questo aspetto va considerato quando si decide di costruire o di ristrutturare». Per quanto riguarda la campagna, «il Cantone sta già aiutando gli agricoltori», continua. «Alcuni si stanno dedicando agli ulivi». Hodgers ritiene che la società occidentale sarà in grado di abituarsi ai nuovi standard climatici. «Gli esseri umani sono fatti per adattarsi», osserva, sottolineando che «la gente vive felicemente in Puglia da migliaia di anni». Ma per il 15% della popolazione mondiale più minacciata, il clima «diventerà insostenibile. È questo che mi preoccupa di più».

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