Un asse forte, nel nome del Sud. Di un meridione che autonomia differenziata, Zes unica e ritardi nell'arrivo dei fondi europei e “ricatti politici” rischia di essere messo in ginocchio. L'asse è quello messo in piedi dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, e quello della Campania, Vincenzo De Luca. E rafforzato ieri sera in occasione della presentazione del libro del presidente campano, “Nonostante il Pd”. I fronti comuni sono tanti, così come le critiche mosse nei confronti del Partito democratico e del governo Meloni.
I fronti caldi: autonomia differenziata e Zes
Il primo riguarda la battaglia contro l'autonomia differenziata, sulla quale De Luca non usa mezzi termini. “Siamo di fronte a un ennesimo disastro – dice -.
Le amministrative
Ma nel dibattito, e nel nuovo asse di ferro fra i due governatori, c'è anche spazio per le prossime amministrative. A partire da Bari. “Speriamo che al più presto si possa trovare un candidato unico – dice Emiliano -. Ho capito che se lo troviamo si vincono le elezioni. Fate quello che volete – scherza -. Sorteggiatelo”. In sala, ad ascoltare i due leader, c'è il sindaco di Bari Antonio Decaro, c'è l'avvocato penalista e candidato per le amministrative Michele Laforgia. Ma non ci sono alcuni vertici del Pd regionale, a cominciare dal segretario regionale Domenico De Santis. Un'assenza, causata da precedenti impegni, che però non passa inosservata. “Erano in imbarazzo – dice Emiliano - c'era un problema con la dirigenza nazionale e ci si chiedeva cosa sarebbe successo. Non sapevano che fare, cosa che nel Partito democratico succede spesso. Cercando di pensare cosa pensa il loro leader e quindi si comportano un maniera ondivaga”. Poi la rettifica dello stesso Emiliano: “Non ho detto che il partito fosse in imbarazzo, ma di fronte a un titolo (del libro di De Luca, ndr) e una posizione di questo genere i vertici del partito erano disorientati”.