Afa, aumentano i malori: +30% di accessi nei pronto soccorso

Afa, aumentano i malori: +30% di accessi nei pronto soccorso
di Andrea TAFURO
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Lunedì 17 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:34

La rete dell’emergenza-urgenza in Puglia finisce sotto stress, tra incremento delle temperature e degli accessi in ospedale e la ormai cronica carenza di medici in corsia. Il dato dei primi 15 giorni di luglio, in aumento rispetto al mese di giugno, segna mediamente un’impennata del 30% tra richieste di cura al 118 e accessi in pronto soccorso. 

Gli ospedali


I nosocomi più esposti alle criticità sono quelli delle zone marine e dei grandi centri, ma gradualmente anche tutti gli altri ospedali pugliesi iniziano ad avvertire l’aumentato carico di lavoro. Ma il vero banco di prova per le strutture del sistema sanitario regionale, tra protocolli e provvedimenti messi in piedi dal Dipartimento della salute per tamponare l’emorragia di camici bianchi e garantire dunque la continuità assistenziale, sarà per fine mese e poi ad agosto, periodo in cui è atteso in Puglia il boom di turisti. Intanto i dati rilevati dalle Asl nell’ultimo periodo, seppur valutati senza grandi affanni, segnano un iniziale campanello d’allarme. 

Lecce


Nell’Asl Lecce, a partire dal 27 giugno scorso, soltanto il servizio 118 ha ricevuto 3.694 richieste d’emergenza, di cui 2.029 trattate a domicilio, mentre per 1.665 pazienti (45%) è stato invece necessario il trasferimento in ospedale. Numeri a cui si aggiunge un 50% di accessi autonomi in pronto soccorso, riferiti quindi a pazienti che si recano in ospedale con mezzo proprio o accompagnati da un parente. 
Complessivamente negli ultimi 15 giorni la pressione degli utenti nei pronto soccorso del Salento ha sfondato quota 6mila accessi. I dati tuttavia vedono un’incidenza elevata di accessi per codici verdi (1256) quindi di lieve entità, e gialli 1992. Poco più di 200 i codici rossi, scesi a 156 nel passaggio dal 118 alla valutazione medica in ospedale. I decessi registrati in questo periodo sono stati 40. Il maggior numero di ospedalizzazioni si è registrato al Dea-Fazzi di Lecce (366), seguito dall’ospedale di Scorrano (263) e dal “San Giuseppe” a Copertino (245). Poi Casarano (235), il “Cardinal Panico” di Tricase con 222 ospedalizzazioni e Gallipoli (202). Fanalino di coda il nosocomio di Galatina con appena 127 ricoveri.

Azzerati rispetto alla scorsa estate i ricoveri per covid.

Bari

Regge tra alti e bassi invece la rete d’emergenza dell’Asl di Bari. I sette ospedali (“Di Venere” e “San Paolo” nel capoluogo, Corato, Altamura, Monopoli, Molfetta e Putignano) dopo aver fatto registrare un dato elevato e quasi insolito, dal 16 al 30 giugno con 8.800 accessi, è tornata in equilibrio funzionale a fronte dei quasi 7mila accessi annotati dal 1 al 12 luglio. 
Episodi suddivisi in 101 rossi, 733 arancioni, 1094 azzurri, 4818 verdi, 78 codici bianchi, 5 non rilevati e 8 decessi. Numeri che tuttavia non devono far abbassare la concentrazione, poiché, come evidenziato da medici e addetti ai lavori, è attesa per le prossime settimane una nuova risalita delle richieste di assistenza sanitaria. Molto chiaramente dipenderà dal flusso di turisti nell’area barese. Nell’Asl di Brindisi, i problemi continuano ad essere tanti, ma l’assistenza sanitaria d’emergenza non può aspettare. 
Nonostante le carenze di organici e il tira e molla con la Regione su provvedimenti di sospensione o meno dei diversi reparti in affanno, l’ospedale “Perrino”, dal primo al 13 luglio, incluso ha fatto registrare 2.103 accessi in pronto soccorso. Circa il 40% riguarda codici verdi. Il 31% urgenze arancione, il 21% urgenza differibile “azzurra” e solo il 4% codici rossi. In questo scenario di crescente afflusso di pazienti e maggiore sforzo per medici e personale sanitario impiegati nelle corsie dell’emergenza-urgenza, permane l’inadeguatezza numerica degli organici. Secondo i sindacati, nei pronto soccorso pugliesi mancano almeno 100 medici, pari al 40% del fabbisogno complessivo calcolato al 2022, secondo il quale nelle strutture analizzate sarebbero necessari 225 camici bianchi. Un deficit irrisolto, sui cui l’assessorato alla sanità pugliese è intervenuto con due provvedimenti “tampone”, che consentono l’aumento delle ore di servizio in ospedale per specializzandi e guardie mediche, e stoppano la mobilità interna e i passaggi tra ospedali e Asl dei vincitori di concorso sino al primo ottobre, o per almeno 90 giorni, con l’obiettivo di “assicurare la continuità assistenziale nel periodo estivo”.

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