TREVISO - «Capiamo le difficoltà, ma se Mom non è in grado di garantire il passaggio di autobus e corriere, allora deve rimborsare i propri clienti che hanno pagato biglietti e abbonamenti». È questo il tenore dei messaggi inviati dai passeggeri alla società del trasporto pubblico locale dopo che questa è stata costretta a tagliare oltre l'11% delle corse giornaliere a causa dell'assenza ingiustificata degli autisti contro il Green Pass. Gli utenti sono inferociti: «Paghiamo oltre 500 euro all'anno aggiungono e non sappiamo nemmeno se nostro figlio potrà tornare da scuola». Domenica, poi, non ci sarà proprio nessun bus e nessuna corriera: il servizio festivo verrà azzerato per recuperare conducenti per le corse degli studenti durante la settimana.
L'EMERGENZA
Mom sta cercando di gestire una situazione complicatissima.
LE DIFFIDE
Ieri l'azienda ha inviato le lettere a 84 conducenti che risultano assenti ingiustificati. Si specifica che chi non si mette alla guida per l'assenza del Pass non riceverà lo stipendio e nessun altro compenso, anche relativo al Tfr e ai fini previdenziali, per ogni giornata di assenza. Non solo: Mom si legge si riserva il diritto di chiedere il risarcimento dei danni causati dal mancato svolgimento dell'attività lavorativa e dalla conseguente impossibilità di garantire il servizio di trasporto pubblico costituzionalmente tutelato. Il riferimento è all'articolo 2.043 del codice civile. È la frase che apre alla citazione in tribunale degli autisti contro il Green Pass. Si parla già di centinaia di migliaia di euro di danni. Dopotutto i numeri sono chiari.
IL DISSERVIZIO
Anche ieri sono saltate 413 corse a causa della mancanza di personale. E oggi si replica con 395 corse non garantite. Vuol dire l'11% delle quasi 3.600 programmate. Ieri, nello specifico, Mom ha dovuto fare i conti con l'assenza complessiva di 102 autisti. Tra questi, 61 dipendenti diretti sono risultati assenti ingiustificati perché senza Green Pass, più 11 tra i privati in subaffidamento. Si sono poi sommate altre 30 assenze: venti per malattia e dieci per permessi. Numeri sostanzialmente identici a quelli messi in conto per oggi. Il fatto che i sindacati abbiano bollato la richiesta di risarcimento danni come un atto di forza e un ricatto inaccettabile non turba Colladon. «Le lettere rappresentano il primo passo: ognuno si deve assumere le proprie responsabilità mette in chiaro il presidente di Mom ai sindacati dico che l'atto di forza è quello visto a Roma con l'assalto di un gruppo di delinquenti alla sede della Cgil. Qui invece dobbiamo far fronte a situazioni come dipendenti senza Green Pass che restano a casa 7 giorni in malattia, poi altri 6 con permessi parentali e di seguito altri 3 per la legge 104. Altri, invece, una volta si presentano con il Green Pass temporaneo e un'altra volta non si vedono perché scaduto. Questo è quanto». Negli ultimi giorni, tra l'altro, c'è stato un aumento di assenze ingiustificate per la mancanza del Pass: dai 57 dipendenti diretti di venerdì ai 62 previsti per oggi. Il dato positivo è che sta aumentando il numero di autisti che fanno il tampone nel bus attrezzato messo a disposizione da Mom, pur pagandoselo di tasca propria. Venerdì erano stati trenta. Ieri 41: 22 a Treviso, 14 a Vittorio Veneto, 4 a Castelfranco e 1 a Montebelluna.
M.Fav