Caos Green pass. Bus fermi: Mom fa causa agli autisti No-vax

Pesanti le perdite economiche registrate in questo periodo

La Mom chiede i danni agli autisti no vax per le corse delle corriere saltate
La Mom chiede i danni agli autisti no vax per le corse delle corriere saltate
di Mauro Favaro
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Domenica 17 Ottobre 2021, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 12:28

TREVISO – Green pass obbligatorio: esplode il caso Mom. La società dei bus e delle corriere ha deciso di citare per danni gli autisti No-Vax che non stanno lavorando perché privi della “certificazione verde”: non si sono vaccinati contro il Covid e non fanno nemmeno il tampone per ottenere il Pass temporaneo. Negli ultimi due giorni 84 conducenti sono risultati assenti ingiustificati, quasi un terzo nella zona della Pedemontana, roccaforte dei No-Vax. Più 23 che si sono messi in malattia, numero quest’ultimo decisamente superiore alla media. L’azienda è stata costretta a cancellare tra l’11 e il 12,3% delle 3.500 corse giornaliere. Le perdite sono già stimate in centinaia di migliaia di euro. E adesso Mom vuole presentare il conto agli autisti portando in tribunale chi pur di non vaccinarsi e di non fare i tamponi preferisce restare a casa, sospeso, senza stipendio. 

«Non è pensabile che sia sufficiente rimanere a casa: li citeremo per danni. Il trasporto pubblico è un servizio essenziale: ognuno deve prendersi le proprie responsabilità – mette in chiaro il presidente Giacomo Colladon – chi fa questo lavoro dovrebbe sentire innanzitutto una responsabilità verso i cittadini. Detto questo, noi gestiamo soldi pubblici. E se emergessero dei problemi la Corte dei Conti guarderebbe a noi, non alla galassia dei No-Vax».

Non è ancora stato fatto un calcolo preciso dei danni. La situazione è magmatica. 


LE PERDITE

Quel che è certo è che le perdite sono già pesanti. «Il danno d’immagine è tutt’altro che secondario – elenca Colladon – ma non solo. La riduzione delle corse porta inevitabilmente a una riduzione dei biglietti venduti. Le minori percorrenze, inoltre, contraggono i contributi collegati. Per quanto riguarda gli abbonamenti, ci stanno già arrivando delle richieste di rimborso. E bisognerà capire quanti abbonamenti verranno effettivamente sottoscritti per il mese di novembre». Tra l’altro Mom registra la percentuale più alta di corse saltate causa mancanza di Green Pass (12,3%) tra tutte le società dei bus e delle corriere del Veneto. E non si è che all’inizio. Il Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori è stato introdotto solo venerdì. Se gli autisti No-Vax dovessero decidere di non vaccinarsi e di non fare i tamponi fino alla fine dell’anno, scadenza del periodo di emergenza, al netto di proroghe, il conto totale delle perdite potrebbe diventare addirittura milionario. Davanti a un possibile buco di simili proporzioni, Mom si rifà alla presa di posizione con la quale Confindustria ha aperto alla possibilità per le aziende di chiedere il risarcimento dei danni ai dipendenti assenti ingiustificati che causano una perdita alle stesse aziende proprio perché non in possesso della “certificazione verde”, neppure temporanea.


I NUMERI

I numeri sono netti. Dopo i 430 autobus rimasti fermi nella giornata di venerdì, ieri la società del trasporto pubblico ha dovuto cancellare altre 381 corse a causa della carenza di conducenti. Il dato è in linea con le previsioni. Oggi, invece, il servizio è garantito al 100%, sia in ambito urbano che extraurbano. Di domenica, senza gli studenti, è più facile. Il problema è che proprio per recuperare autisti, da domenica 24 ottobre, Mom azzererà le corse nei giorni festivi. La riorganizzazione dei turni consentirà di recuperare una decina di conducenti al giorno durante la settimana. Un “tesoretto” prezioso di questi tempi per provare a garantire almeno tutte le corse usate dagli studenti, che rappresentano il 75% degli abbonati. Domani, intanto, si tornerà in trincea. Sono 413 le corse non garantite a causa di 47 turni rimasti scoperti. Ai passeggeri non resta che controllare l’elenco, sempre aggiornato, pubblicato sul sito Mobilitadimarca.it.
Nel frattempo continua l’attività del centro tamponi che Mom ha allestito in un proprio bus grazie all’accordo con la cooperativa CastelMonte. I dipendenti che non hanno il Green pass possono fare il test rapido qui, fermo restando che devono pagarselo. Il primo giro è stato compiuto venerdì (30 tamponi). Ieri è conluso il secondo giro negli snodi del trasporto di Treviso, Castelfranco, Montebelluna e Vittorio. Sono stati eseguiti in tutto 29 tamponi. Non cifre enormi. E anche per questo Mom ha aperto le porte del bus attrezzato a centro tamponi anche per gli autisti di altre aziende private, dipendenti di imprese terze e delle istituzioni.

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