Vaccini contro l'influenza, più del doppio delle dosi fra medici di famiglia e farmacie: così si punta a evitare sovrapposizioni col Covid

Vaccini contro l'influenza, più del doppio delle dosi fra medici di famiglia e farmacie: così si punta a evitare sovrapposizioni col Covid
di Maddalena MONGIò
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Venerdì 2 Ottobre 2020, 09:38
Vaccino antinfluenzale: la scommessa è di scongiurare la circolazione congiunta di influenza e Covid. Così la Asl di Lecce mette in campo quasi il 60 per cento in più delle dosi, rispetto allo scorso anno, passando da 163mila a 283mila con possibilità di ordinarne altre se ce ne fosse la necessità.

La campagna partirà a pieno regime a metà ottobre quando ai medici di famiglia saranno consegnate le dosi da somministrare agli aventi diritto a titolo gratuito (in questi giorni dovrebbe chiudersi un accordo con Federfarma per la distribuzione attraverso le farmacie), mentre dalla settimana prossima saranno vaccinati gli operatori sanitari che sono obbligati da una legge regionale a proteggersi dall'influenza. Dal 52 per cento di vaccinati dello scorso anno, l'obiettivo è di raggiungere almeno la quota minima di copertura del 75 per cento delle categorie a rischio e, auspicabilmente, il 95 per cento che è la soglia ottimale per ottenere la cosiddetta immunità di gregge.

L'influenza al tempo del Covid potrebbe fare il miracolo di riportare la quota dei vaccinati alla stessa soglia del 2009. Successivamente ci fu un crollo della vaccinazione antinfluenzale determinato dai ritiri cautelari di alcune dosi da parte del ministero. Riprendere quota si è rivelato un compito arduo, complicato anche dal diffondersi di forti pregiudizi contro i vaccini, ma quest'anno potrebbe ribaltarsi la situazione visto che in tanti manifestano l'intenzione di vaccinarsi. La Regione ha allargato la fascia d'età degli aventi diritto a titolo gratuito che parte dai 60 anni di età e non più dagli over 65. Hanno diritto anche gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e specifiche categorie di lavoratori, il personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali perché potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, i donatori di sangue, gli operatori sanitari, i malati cronici ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza.

La campagna di vaccinazione antinfluenzale si articolerà in due fasi: a partire dal 15 ottobre i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta chiameranno gli assistiti che rientrano nelle categorie degli aventi diritto; a distanza di un mese, e sulle dose rimaste, accesso libero alla vaccinazione per tutti. Il vaccino quadrivalente sarà utilizzato dai 6 mesi ai 74 anni; il trivalente adiuvato per gli over 75; il quadrivalente su colture cellulari per gli operatori sanitari. La composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione 2020-2021 è: A/Guangdong-Maonan/SWL1536/2019 (H1N1)pdm09-like virus; A/Hong Kong/2671/2019 (H3N2)-like virus; B/Washington/02/2019-like virus (lineaggio B/Victoria); B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata) (per il vaccino quadrivalente).

La Regione ha dato indicazione «per fronteggiare le eventuali difficoltà logistiche presenti in molti territori». In questi casi «si rende possibile vaccinarsi contro l'influenza in unità mobili/camper dedicati, situati in luoghi pubblici di aggregazione (es. piazze, ospedali, etc) o in palestre o altri spazi idonei, identificati in accordo con le amministrazioni locali e/o con le direzioni degli istituti scolastici. Sono previste anche le giornate di vaccinazione ad accesso libero, tenendo sempre conto delle misure di prevenzione e protezione dal contagio da Covid-19. Queste disposizioni hanno lo scopo di raggiungere coperture vaccinali di almeno il 75% della popolazione, obiettivo minimo perseguibile secondo il Ministero».

Il ministero della Salute ha poi rammentato le misure di igiene e protezione individuale raccomandate dall'ECDC (European Center for Disease Control), valide per prevenire l'influenza, ma ottime anche per contrastare la diffusione del Covid. Nel dettaglio: lavare regolarmente e accuratamente le mani per almeno 40-60 secondi e asciugarle; coprire naso e bocca con fazzoletti monouso quando si starnutisce o tossisce, smaltire i fazzoletti e lavarsi le mani; isolamento volontario delle persone con malattie respiratorie febbrili, soprattutto in fase iniziale; evitare il contatto stretto con persone malate o almeno ridurre il tempo di contatto; evitare di toccarsi occhi, naso e bocca; le mascherine chirurgiche possono ridurre le infezioni tra contatti stretti quando indossate da persone con sintomatologia influenzale.
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