Vandali nel giardino della scuola, ripresi dalle telecamere mentre distruggono i pali della luce

Vandali nel giardino della scuola, ripresi dalle telecamere mentre distruggono i pali della luce
di Federica SABATO
2 Minuti di Lettura
Martedì 4 Ottobre 2022, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:04

Un nuovo raid vandalico si è verificato nei giorni scorsi a Tuglie. Dopo l’oltraggio alla statua della Madonna SS Annunziata del 18 settembre scorso, ora è stata presa di mira l'area verde che circonda i plessi scolastici di via Genova e soprattutto i paletti della luce, presenti all’interno di essa.

Vandali nel giardino della scuola

Il grande giardino che ospita gli edifici della scuola dell’infanzia, della primaria e di un nido privato, hanno dei corpi luce che illuminano le aree verdi, un laghetto artificiale e le zone destinate al parcheggio delle vetture.

Se nel caso della deturpazione della statua sacra in zona Mazzuchi non sono stati (ancora) individuati i responsabili,  in quest’ultimo episodio di vandalismo ci sono le registrazioni delle telecamere di sicurezza che aiutano ad assegnare un volto ed un nome ai teppisti.

Le immagini delle videocamere

Nei fotogrammi, sequestrati dai carabinieri a seguito di denuncia del sindaco Massimo Stamerra, si vedono chiaramente due ragazzini, la domenica del 18 settembre scorso, smontare la parte superiore dei paletti della luce, distruggere le parti in vetro, tirare pietre ad alcuni lampioni. I due hanno agito pensando di non essere visti da nessuno, non sapendo che ci fosse l’occhio elettronico delle telecamere di videosorveglianza. Nove sono i paletti distrutti e ridotti in frantumi, per un danno che supera i 2mila euro. Inoltre, nel laghetto artificiale sono stati rinvenuti anche arredi scolastici e alcune pareti esterne dell'edificio sono risultate danneggiate.  Al momento, i responsabili sarebbero stati identificati solo ufficiosamente, ma nelle prossime ore non si esclude una svolta da parte dei carabinieri di Sannicola, che dovranno avvisare i genitori dei responsabili.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA