Il racconto del medico colpito da un pugno in ospedale: «Ora ho paura»

Il pronto soccorso di Scorrano
Il pronto soccorso di Scorrano
di Andrea TAFURO
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Giovedì 9 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 08:50

«Un pugno improvviso alla tempia mentre lo accompagnavo fuori dall’ambulatorio e sono crollato a terra. Ora ho paura». Ancora dolorante e stordito per l’aggressione subita ieri mattina in pronto soccorso all’ospedale di Scorrano, il medico Rocco Bonalana, rivive quei momenti di forte apprensione in cui è stato vittima della reazione violenta di un paziente 31enne di origine africana, senza fissa dimora, ricoverato in ospedale per problemi psichiatrici dalla notte precedente. L’aggressore arrestato e condotto in carcere a Lecce per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per interruzione di pubblico servizio, era arrivato in ospedale, portato dai carabinieri, dopo che a tarda ora era entrato in una casa a Otranto, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, pronunciando frasi sconnesse e spaventando i proprietari. Dal ricovero in pronto soccorso però si è passati improvvisamente all’aggressione al medico. 

Il racconto: «Sono turbato»

«Sono turbato. C’è rabbia e rammarico per quanto accaduto – aggiunge Bonalana. Il paziente in seguito a ricovero aveva passato la notte in uno dei due ambulatori del pronto soccorso – racconta il dottore – ma intorno alle 9.30 di ieri mattina ha iniziato a dare i primi segni di agitazione infastidendo altri utenti. Siamo così intervenuti riuscendo a riportarlo in camera e metterlo a letto. Dopo circa un’ora è tornato ad agitarsi, questa volta entrando nell’ambulatorio dove stavo effettuando una visita e spaventando l’anziana paziente. Preoccupati anche dalle parole sconnesse che proferiva l’uomo, insieme ad un infermiere siamo intervenuti per riaccompagnarlo all’esterno, ma prima di oltrepassare la porta mi ha colpito con un violento pugno». 
Dopo essere stato aggredito il medico ha perso i sensi ed è caduto a terra.

Soccorso da alcuni colleghi ha ripreso conoscenza poco dopo, lamentando però alcuni sintomi per i quali è stato sottoposto ad accertamenti.

Riscontrato un trauma cranico

Al professionista è stato riscontrato un trauma cranico commotivo con prognosi di 7 giorni. 
«Mi è andata bene, ma poteva anche finire diversamente. Mai nulla di simile mi era accaduto in 19 anni di attività, ma l’episodio – sottolinea il medico – è la dimostrazione della necessità di garantire sicurezza e tutela a tutti i sanitari in prima linea». Sull’episodio di violenza è intervenuto anche l’assessore alla sanità pugliese, Rocco Palese. «L’ennesima violenta aggressione ai danni di medici che operano in prima linea per tutelare la salute e la vita dei cittadini merita una sonora condanna per gli autori del gesto e piena solidarietà a loro e a tutti i medici, specie dei Pronto Soccorso, da parte della Regione». 
«Serve maggiore rispetto da parte di tutti – ha aggiunto Palese - non è possibile che chi ogni giorno lotta per salvare vite altrui debba vedere messa a rischio la propria. Invito i direttori generali a presentare subito denuncia alle autorità competenti ed auspico che il Parlamento dia un segnale forte alla categoria, riconoscendo lo status di pubblico ufficiale ai colleghi medici che lavorano in prima linea». Solidarietà al professionista aggredito e ai colleghi espressa anche dal presidente dell’Ordine dei medici leccesi, Donato De Giorgi. «La nostra presenza e vicinanza ai medici del Ps di Scorrano e di tutta la comunità medica salentina, con l’impegno per una serie di iniziative concrete di contrasto alla violenza verso chi lotta per la salute e la vita».

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