Sara Carlà, in gravi condizioni dopo un incidente del 2022. L'associazione: «Paghiamo noi le cure in Austria»

Sara Carlà, in gravi condizioni dopo un incidente del 2022. L'associazione: «Paghiamo noi le cure in Austria»
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 18:14

Diciotto mesi di sofferenza, sei interventi chirurgici e una speranza grande quanto il cuore di una ragazza che continua a lottare dopo quel maledetto incidente del 14 luglio 2022.
Ieri Sara Carlà ha compiuto 32 anni avvolta dall'amore della sua famiglia, che le ha fatto visita presso la clinica Villa Verde. Per il suo compleanno il regalo più grande potrebbe arrivare dalle dichiarazioni di Rita Masciullo, tesoriera dell'associazione Genitori Onco-Ematologia Pediatrica "Per un sorriso in più" del Fazzi: «Siamo pronti a sostenere tutte le spese per garantire a Sara un adeguato percorso riabilitativo - dice - purché, nel rispetto di tanti altri pazienti, in Italia non esistano altri centri specializzati adeguati per poterla curare. Non conosciamo il caso clinico e dovremmo disporre di tutte le documentazioni riguardanti questo caso, ma siamo ben disposti ad aiutare questa ragazza e la sua famiglia». Nei giorni scorsi è partita una gara di solidarietà sulla piattaforma GoFundMe per consentire alla giovane un percorso di riabilitazione molto lungo in Austria. Bisogna raccogliere almeno 50mila euro per garantire alla ragazza la degenza in una clinica specializzata di Innsbruck, che costerà 1200 euro al giorno. Le donazioni intanto procedono e la raccolta fondi organizzata da Stefania Doria (un'amica della madre di Sara) ha sfondato il muro dei 12mila euro, ma l'associazione "Per un sorriso" sarebbe disposta a farsi carico delle spese rimanenti, in assenza di centri adeguati in territorio italiano.

La storia

Sara venne investita da un'auto in viale Giovanni Paolo II e apparve immediatamente grave. E a distanza di un anno e mezzo la ragazza è ancora in pericolo di vita. «La prognosi non è ancora stata sciolta - racconta la sorella Arianna -, ma questa notizia è una grande opportunità e siamo immensamente grati a questa associazione. Il neurologo ci ha consigliato di trasferire mia sorella nel centro di Innsbruck perché in Italia non ci sono le strutture adeguate per il caso di Sara. In Austria troveremmo il luminare che ha curato Michael Schumacher. Un professore con il quale siamo già in contatto da tempo e che ha seguito fin dall'inizio l'excursus di mia sorella. Per questi motivi proveremo a portare Sara in Austria e da oggi ci impegneremo a fornire la documentazione necessaria all'associazione "Per un Sorriso in più". Per quanto riguarda l'assenza o l'inadeguatezza delle strutture italiane, proveremo ad ottenere dichiarazione da parte del nostro neurologo per soddisfare le richieste dell'associazione. Purtroppo mia sorella è tetraplegica e soffre di un livello severo di spasticità». Sino ad oggi Sara ha subito due interventi salva-vita. Poi un'operazione per l'impianto di una valvola che regola il flusso di liquido cerebrale. Successivamente è stata sottoposta ad un intervento all'addome per l'impianto di una pompa in grado di rilassare i muscoli. Un calvario, ma ora all'orizzonte si apre una speranza.
 

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