Lecce: centro diurno, orti e palasport a Santa Rosa e San Sabino

Il render del progetto in via Flumendosa
Il render del progetto in via Flumendosa
di Stefania DE CESARE
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Martedì 13 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:50

A Santa Rosa un centro diurno, un hub sociale, orti urbani e aree verdi attrezzate. A San Sabino un impianto sportivo da destinare ad alcune discipline sportive. 
Il Comune di Lecce, con delibera di giunta, ha approvato la progettazione dei maxi interventi destinati a cambiare il volto di due quartieri della città.

Il dettaglio

I progetti – “Opere di urbanizzazione del comparto A via Flumendosa” e “Palasport per la ginnastica artistica, ritmica e scherma” – sono finanziati con i fondi del Pnrr e vedranno la luce entro il 2026. Il progetto di fattibilità per l’intervento a Santa Rosa, realizzato su incarico dal settore Lavori pubblici guidato dall’assessore Marco Nuzzaci, si pone l’obiettivo di riqualificare l’area per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.

Per questo, oltre a tutte le opere di urbanizzazione primaria, su via Flumendosa saranno realizzate anche opere extra come un centro diurno, un hub sociale, orti urbani, area verde attrezzata e uno spazio baricentrico.

Il centro diurno

Il centro diurno è stato pensato per offrire soluzioni avanzate ai bisogni socio assistenziali ed educativi del quartiere. Il piano terra sarà suddiviso in uno spazio polifunzionale di circa 78 mq, modulabile secondo le necessità in due sotto aree mediante parete mobile, e da tre sale di 30 mq ciascuna. Dallo spazio polifunzionale si potrà accedere alla grande terrazza, per consentirne l’uso anche nella stagione estiva. L’hub sociale sarà rivolto alle attività di inclusione sociale del quartiere. Anche in questo caso al piano terra è previsto uno spazio di 78 mq, modulabile in due sotto aree mediante parete mobile, e uno spazio di circa 65 mq destinato al co-working. Al piano superiore saranno realizzate due sale riunioni trasformabili in un’unica grande sala di circa 136 mq, una caffetteria a servizio dell’hub, un deposito, un ripostiglio e i servizi igienici.

Gli orti urbani

Saranno realizzati, poi, una serie di orti urbani attrezzati, da destinare agli abitanti del quartiere: saranno dotati di pannelli fotovoltaici per produrre l’energia necessaria ad attivare un utensile elettrico per il lavoro della terra e di un punto acqua per l’innaffiamento del campo. Previsto, inoltre, uno spazio verde con panchine, attrezzi ginnici e giochi per bambini e un luogo di aggregazione, attrezzato con gradinate, coperture in legno e verde. Costo complessivo: 3.240.000 euro. Il progetto rientra nel mega restyling di Santa Rosa realizzato grazie al programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua) che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di nuovi alloggi e la ristrutturazione della Bocciofila di via Adige (insieme ad ArcaSud), un parco attrezzato sportivo in via Flumendosa e la rifunzionalizzazione dell’area esterna del mercato.

Il palasport

Da Santa Rosa a San Sabino. Il progetto definitivo per l’impianto sportivo polivalente, realizzato su incarico del settore allo Sport guidato dall’assessore al ramo Paolo Foresio, prevede la realizzazione di una nuova struttura in via Antonio Verrio, via Carrà e Caduti di Nassiriya. Il palasport sarà dotato di tutte le attrezzature necessarie per la pratica delle attività agonistiche di ginnastica artistica, ritmica e scherma. Particolare attenzione sarà rivolta alla fruibilità del centro da parte di atleti con diversa abilità. Il complesso sportivo si comporrà di una sala di 1.205 metri quadrati all’interno della quale saranno svolte le tre attività sportive previste, complete dei rispettivi spazi attrezzati e delle attrezzature fisse e mobili. L’area spettatori di 180 metri quadri potrà ospitare 309 visitatori in settore unico, più 8 posti per persone con disabilità motoria. Nel lotto è compreso anche un blocco di 280 metri quadri per servizi ausiliari e di supporto alle attività. Per la realizzazione dell’impianto, il Comune ha ottenuto la somma di 3 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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