Lecce, Intervento dei vigili urbani di Ugento, sabato sera a Lido Marini, per cercare di individuare e accalappiare i cani di grossa taglia che da settimane ormai, circolano liberamente per le strade della marina, suscitando tanta paura tra i residenti. All’ennesimo reclamo, due vigili di Ugento sono rimasti per diverse ore nella piazzetta principale di Lido Marini e nelle strade adiacenti per catturare gli animali che di solito si muovono in branco; nello sono specifico lupi cecoslovacchi, un akita, un pastore tedesco. I cani randagi vivrebbero in branco nelle campagne interne a qualche chilometro dal mare, in territorio di Presicce-Acquarica, ma scendono frequentemente nella marina.
La caccia dei vigili al branco
Una volta avvistati, i vigili hanno cercato di avvicinarli dando loro del cibo, in attesa dell’arrivo del veterinario dell’Asl e del servizio di accalappiacani provinciale, ma del branco solo la femmina del lupo cecoslovacco è rimasta lì vicino, mentre gli altri si sono allontanati.
I residenti: «Paura di essere aggrediti»
Momenti di tensione si sono verificati anche successivamente, con altre persone presenti. Gli abitanti di Lido Marini sono preoccupati: «La situazione sta sfuggendo di mano – afferma una residente – chi ha gatti ha paura di perderli e chi ha cani non esce più con loro per evitare aggressioni. E poi non sappiamo a chi rivolgerci, perché spesso per competenze territoriali tra Presicce, Ugento e Salve, gli agenti di polizia municipale non possono intervenire prontamente alle nostre richieste. Non ci sentiamo sicuri, chiediamo più servizi».
Sui social le foto dei gatti uccisi
Circolano da tempo in rete i video delle aggressioni ai gatti, o foto con carcasse di felini, ne sono già stati uccisi cinque, e alla rabbia sfogata sui social da parte dei cittadini e da chi cura la colonia, sono seguite le segnalazioni ai vigili di Ugento, Presicce, alle stazioni dei carabinieri dei paesi limitrofi e alle amministrazioni. Si smarca da ogni responsabilità un ragazzo additato come presunto proprietario: su un post, sul suo profilo social, nega che tra i cani incriminati ci sia il suo e sminuendo la paura dei cittadini afferma: «Non è obbligatorio chiamare tutte le forze dell’ordine del mondo se vedete un cane che si fa una passeggiata». Ironia non affatto gradita dai denuncianti, che sperano non ci siano degenerazioni con aggressioni agli umani.
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