Interrotta dal Tribunale di Lecce la sospensione per un anno dalle funzioni del direttore di distretto Asl Lecce, Rodolfo Rollo, già direttore generale dell’azienda sanitaria leccese, dimessosi dopo il coinvolgimento nella maxi inchiesta “Re Artù” coordinata dal pm Alessandro Prontera, della Procura di Lecce. Rollo, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, ha ricevuto infatti nei giorni scorsi l’autorizzazione a lavorare come dirigente medico. E contestualmente la direzione strategica della Asl ha assegnato a Rollo la direzione sanitaria del “Veris delli Ponti” di Scorrano. Intanto guida della direzione sanitaria dell’Asl Lecce, da inizio mese era arrivato “ad interim” il dottore Osvaldo Maiorano, in uscita proprio dal nosocomio “Veris delli Ponti”. Spostamento che ha avuto l’effetto domino del passaggio ufficiale del dirigente medico Carlo Leo, dalla direzione sanitaria del “Fazzi”, a quella del presidio ospedaliero “San Giuseppe” a Copertino. Movimenti che tuttavia nulla hanno a che vedere con l’inchiesta della magistratura che prosegue invece spedita su altri binari, con la prossima udienza fissata al primo marzo.
La ricostruzione dell'inchiesta
L’inchiesta è quella maturata nel luglio dello scorso anno, in cui era stato arrestato l’ex senatore e consigliere regionale Totò Ruggeri, a cui lo scorso 30 gennaio sono stati revocati i domiciliari.