Postamat bloccati, monta la protesta: "Intervenga il ministro Guidi"

Un utente delle Poste tenta il prelievo allo sportello Atm
Un utente delle Poste tenta il prelievo allo sportello Atm
2 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Febbraio 2016, 06:01 - Ultimo aggiornamento: 15:53
Postamat disattivi negli orari di chiusura degli uffici. Monta la protesta e il caso arriva sul tavolo del ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi. A interrogare il ministro, il capogruppo del Movimento 5 Stelle della commissione Trasporti della Camera, Diego De Lorenzis, che chiede di sapere se il ministero intenda «sospendere il provvedimento di chiusura assunto da Poste italiane o porre in essere altre misure a tutela degli utenti».
In campo anche le associazioni dei consumatori, Adoc in prima fila, che chiede che «la Direzione regionale di Poste italiane si attivi e rivaluti la decisione». L’azienda, infatti, lamenta i continui furti e danneggiamenti agli sportelli per il prelievo di contante. E ha scelto, quindi, di disattivare il servizio, lasciando le casse vuote, quando gli uffici chiudono, a fine giornata e nei week end.

«La decisione - ha motivato Poste italiane - è stata presa a seguito dei reiterati e devastanti atti criminosi avvenuti nelle ultime settimane a danno dei suddetti distributori. Pertanto, i clienti potranno usufruire del servizio di prelievo automatico solo nell’orario di apertura degli uffici postali».
Diciannove i postamat scassinati in Puglia in questi primi mesi del 2016, 39 nel 2015. Furti che, oltre alla perdita del denaro nelle casse, comporta spese enormi per l’azienda, costretta a ripristinare gli sportelli danneggiati.
Non poter prelevare denaro, però, e per periodi tanto lunghi è un problema molto sentito da tutti i clienti di Poste italiane, e sono migliaia, che ora bussano alla porta delle associazioni dei consumatori. Specialmente coloro che risiedono nei Comuni dove ci sono solo uffici “monorario”, cioè aperti solo la mattina e non fino alle 19,05 come nei centri più grandi.
«Il problema - attacca il presidente dell’Adoc, Alessandro Presicce - affligge soprattutto coloro che lavorano a tempo pieno o comunque in orari diurni per i quali è praticamente impossibile approvvigionarsi di denaro contante, se non pagando le commissioni di prelievo dal circuito degli Atm bancari».
Secondo Adoc «esistono altri modi di proteggere gli uffici sotto attacco della criminalità, come ad esempio dissuasori fissi a protezione degli Atm o la videosorveglianza. Invitiamo questori e prefetti della nostra Regione - conclude Presicce - ad attivarsi per la sicurezza degli uffici postali. L’emergenza sicurezza non può ricadere sulle spalle dei cittadini».
«È inaccettabile - attacca il deputato De Lorenzis - porre i cittadini in condizioni di difficoltà per il reperimento del contante. Questi disagi si sommano a quelli già ingenti dovuti al piano di chiusura degli sportelli già avviato dall’azienda per contenere i costi in maniera unilaterale e non concertata. È necessario che il Governo e il ministro si mobilitino per assicurare il servizio».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA