Notte di paura: incendiato un altro lido

Notte di paura: incendiato un altro lido
di Francesco DE PASCALIS
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Domenica 1 Ottobre 2017, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 08:59

Ancora fuoco e paura lungo la costa nord di Porto Cesareo. Ancora uno stabilimento balneare andato completamente in fumo e distrutto, con danni che ammontano a diverse migliaia di euro. Dopo che nei giorni scorsi, più o meno nella stessa zona, ad essere avvolto dalle fiamme era stato il Lido Oasis, ufficiosamente incenerito da un corto circuito, nella notte scorsa la stessa sorte è toccata al Lido del Conte, spiaggia privata vicino alla frazione cesarina di Punto Prosciutto, di proprietà di una società il cui rappresentante legale è un commercialista di Conversano, ma riconducibile al cardiologo ed ex senatore di Latiano, Antonio Gaglione.
«Solo un incidente» ha detto proprio Gaglione alla notizia del rogo. «Appena abbiamo saputo – ha aggiunto – tutti siamo stati presi da cattivi presagi che puntavano verso un’azione dolosa. L’intervento dei vigili del fuoco, cui va il nostro più sentito ringraziamento per la celerità dell’intervento e per la meticolosa verifica dell’accaduto, sta servendo a fare luce sui fatti». Nulla, insomma, è dato per scontato. Tanto più che è passata appena una manciata di giorni da un altro incendio, ai danni dello stabilimento Oasis, sempre a Porto Cesareo.
Fortunatamente al Lido del Conto, sabato sera, non c’era nessuno, ma panico e paura hanno comunque preso il sopravvento. Anche e soprattutto perché il prefabbricato che d’estate si riempie di villeggianti e personalità desiderose di bagnarsi nelle acque cristalline dello Ionio, si trovava nelle immediate vicinanze di alcune villette, al confine con giardini e aree a verde.
Il rogo, che potrebbe essere stato appiccato con dolo, ha completamente avvolto le strutture in legno che costituivano il bar ristoro e alcuni vani adibiti a deposito di attrezzi. È divampato forte intorno alle 21, avvolgendo in brevissimo tempo l’intera struttura.
Ad accorgersi dell’incendio, sono state alcune famiglie della zona e i passanti, che notando le fiamme levarsi alte hanno allertato con immediatezza i soccorsi. A intervenire sull’arenile di Punta Prosciutto con uomini e mezzi sono giunti intorno alle 22 i Vigili del Fuoco del distaccamento di Veglie ed i Carabinieri della stazione di Porto Cesareo agli ordini del maresciallo Vincenzo Caliandro, coadiuvati dai colleghi del Norm della Compagnia di Campi Salentina, guidati dal comandante Alan Trucchi.
Immediate sono scattate le indagini per risalire all’esatta dinamica dell’incendio. E i rilievi degli investigatori sono andati poi avanti anche nella mattinata di ieri con sopralluoghi ancora più accurati.
Non è rimasto quasi più nulla - hanno riferito ieri i tanti curiosi che hanno raggiunto la battigia - se non un cumulo di infissi fusi fra la sabbia ancora fumante, qualche pedana miracolosamente salvatasi dal fuoco, una scaletta di ferro annerita e sospesa a mezzaria.
Il più è andato distrutto. Da evidenziare che nella zona interessata non ci sono videocamere e quindi sarà ancor più difficile svolgere gli accertamenti del caso.
Il danno complessivo alla struttura e agli imprenditori titolari sono ingenti e ancora da quantificare con precisione. Anche perché a farne le spese non sono state solo le strutture, ma anche frigoriferi, attrezzature per la somministrazione di bevande, tavoli e sedie.
C’è comunque da rimarcare che quest’ultimo fatto di cronaca non è isolato, anzi. A questo infatti, nelle ultime due settimane, ne vanno aggiunti almeno altri tre, tutti accaduti nell’ampio territorio ricadente nella città turistica jonica. Fatti e azioni serie, che hanno alzato e non di poco il livello d’allerta delle forze dell’ordine e delle istituzioni.
Non solo il fuoco al Lido Oasis, ma anche una bomba carta a una villetta privata in località La Strea, altra frazione a sud di Porto Cesareo, verso Sant’Isidoro, e poi le fiamme appiccate all’auto di un piccolo imprenditore, parcheggiata in una masseria dell’entroterra ed andata completamente distrutta. Un quadro complesso, che sta seminando incertezza e paura fra le imprese della città. Il presagio di una nuova stagione della criminalità, che si spera di mettere in soffitta all’esito delle indagini dei carabinieri su quest’ultimo, misterioso incendio.

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