"Porta a porta", nodo condomini. L'allarme degli amministratori: "Soluzioni subito o sarà il caos"

Carrellati sistemati fuori dalle palazzine al quartiere Santa Rosa
Carrellati sistemati fuori dalle palazzine al quartiere Santa Rosa
di Paola ANCORA
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Martedì 1 Marzo 2016, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 14:04
Rifiuti e raccolta “porta a porta”: in commissione congiunta Controllo-Ambiente, approda il tema dei condomini. Che rischia di trasformare in un caos la raccolta differenziata in città. Il capitolato d’appalto - aggiudicato a Monteco per 123 milioni di euro in nove anni - prevede infatti che agli edifici con più di sei inquilini vengano assegnate singole pattumelle, anziché i carrellati comuni da sistemare in spazi condominiali che non esistono. Per capire la portata del problema basti dire che al quartiere Santa Rosa il 90% degli edifici si trova in questa situazione. E il servizio non è ancora arrivato, per esempio, al quartiere Mazzini, dove tutti i palazzi dovrebbero avere i carrellati comuni.

 Qui, sostituire i contenitori comuni con singole pattumelle significherebbe trasformerebbe la galleria, le strade e la stessa piazza in discariche a cielo aperto, fra i negozi e le vetrine delle boutique del centro commerciale di Lecce.
Gli amministratori di condominio, presenti in commissione, lo hanno detto a chiare lettere. E hanno sottolineato di aver avanzato, nei mesi scorsi, soluzioni diverse al problema, «ma sono rimaste tutte inevase», ha evidenziato il rappresentante di Anaci Antonio De Giovanni. «Se non si derogherà al capitolato - ha aggiunto - l’unica soluzione è tenere i carrellati fuori, sulla strada, e in questo caso gli amministratori non si assumono la responsabilità di ciò che seguirà né delle sanzioni». Secondo nodo: là dove gli spazi condominiali ci sono, Monteco «dovrebbe accedervi, svuotare e procedere nella raccolta - ha proseguito De Giovanni - ma a noi è stato detto che la ditta non lo farà quindi i condomini sarebbero oberati dal costo aggiuntivo di dover pagare qualcuno che metta fuori e dentro i carrellati». Terzo nodo: i porticati, caratteristici soprattutto del quartiere Stadio, dove sono stati sistemati alcuni contenitori. «Chi sottoscrive la custodia? - ha chiesto De Giovanni - chi se ne fa carico? Se a Comune e Monteco sta bene, nulla osta, ma gli amministratori non risponderanno di ciò che potrebbe succedere, si pensi al periodo di Natale o Capodanno».
Critiche anche dal consigliere del Pd Antonio Torricelli, che ha bocciato come sbagliato il capitolato e come «inapplicabile l’ordinanza confezionata dal dirigente Bonocuore. Monteco - ha chiesto - può lasciare i carrellati su suolo pubblico, nonostante sia vietato, senza che vi sia un responsabile?». Non è, per il consigliere Pd, «una questione di deroghe da fare al capitolato d’appalto, visto che il problema riguarda il 90% dei palazzi di Lecce. In questa situazione, consentiremo ai vigili urbani di fare il bello e il cattivo tempo». Da qui la proposta di Torricelli «di avviare da subito una moratoria delle sanzioni».
«L’amministrazione dica quanti sono i condomini che necessitano di una deroga - ha chiesto Carlo Salvemini, di Lecce Città Pubblica - così da prendere in considerazione la possibilità di ridefinire il capitolato secondo le esatte previsioni che non possono essere a costo zero per la città». Né con un intervento diretto sul capitolato, né se la situazione restasse quella che è oggi, visto che va crescendo il mercato di cooperaTive e associazioni che si propongono ai condomini per assolvere al servizio di messa su strada e ritiro dei carrellati.
Il dirigente del settore Ambiente Fernando Bonocuore - assenti l’assessore Andrea Guido e il responsabile dell’esecuzione del contratto Pasquale Gorgoni - ha difeso «l’operato degli uffici, che non possono essere pungiball di tutta questa situazione. Per concedere una deroga sono necessari sopralluoghi, perché ci sono molti furbi». Il problema, però, è ancora lontano dall’essere risolto.
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