Si è tolto la vita in carcere, dove stava scontando la pena a 8 anni di reclusione decisa ad aprile dal Gip del Tribunale di Pavia per l’omicidio preterintenzionale di Filippo "Pippi" Incarbone, Michael Mangano. Il 33enne è stato condannato per l'omicidio dell’autotrasportatore 49enne di Lecce, morto nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio dello scorso anno in un appartamento di Pavia. Il corpo della vittima era poi stato gettato nelle acque del Ticino. Dopo le ricerche dell'uomo, inizialmente ritenuto solo scomparso, si iniziò a seguire la pista dell'omicidio. Fino alla confessione e la condanna.
Il suicidio in cella
Ma nella notte Michael Mangano, 33 anni, si è tolto la vita nella notte in cella.
A febbraio il Gup aveva derubricato il capo d’imputazione da omicidio volontario pluriaggravato ad omicidio preterintenzionale e occultamento e distruzione di cadavere. L’altro imputato, Gianluca Iacullo, 45 anni, è stato invece assolto a giugno dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano dall’accusa di omicidio preterintenzionale; erano rimaste in piedi invece le accuse di occultamento e distruzione di cadavere. La pena per lui era così scesa da 6 anni a un anno e 4 mesi di reclusione.