Mafia, operazione dei Carabinieri nel Salento: 15 arresti per droga, estorsioni e tentato omicidio. C'è anche la moglie del boss, i nomi

Le indagini della compagna di Maglie partite da un agguato in scooter dell'agosto del 2019

Mafia, operazione dei Carabinieri nel Salento: 15 arresti per droga, estorsioni e tentato omicidio. C'è anche la moglie del boss, i nomi
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Martedì 10 Gennaio 2023, 06:53 - Ultimo aggiornamento: 22:09

Quindici arresti con accuse che vanno dal tentato omicidio alle estorsioni. Alle prime luci dell’alba è stata data esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Lecce nei confronti di 15 soggetti (di cui 12 in carcere e 3 agli arresti domiciliari): sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere armata, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, estorsioni, con l’aggravante del metodo mafioso, nonché porto e detenzione di armi ed esplosivi.

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I nomi

C’è anche Maria Assunta Stella, la moglie del boss Scu Totò Rizzo, nell’elenco degli arrestati in cui figurano tra gli Salvatore Beneloucif, di Andria, Rocco e Giuseppe Bevilacqua di Martano, Damiano Stomeo di Martano; Antonio De Paulis, di Martano; Salvatore Mancarella, di Martano; Alessandra Rescio, di Martano; Rodolfo Saracino, di Martano; Rosanna Stampete, di Cursi; Biagio Stella, 48enne di Martano; Francesco Zimari, e di Martano.

Domiciliari con braccialetto elettronico per: Marco Carlomagno, Carpignano Salentino; Giuseppe Donato Donno, di Zollino; Marco Salzano, di Zollino.

L'indagine

L’indagine è stata condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa del Nor. della Compagnia di Maglie, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, dal mese di agosto del 2019.

L’esecuzione del provvedimento ha visto impegnati oltre 120 Carabinieri in forza ai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Lecce, con il concorso dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e le unità antidroga e anti-esplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, supportate dall’alto da un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari. 

Il tentato omicidio

Ad agosto 2019 fu un agguato in stile mafioso alla periferia di Soleto. Da lì sono partite le indagini per approfondire quell'inquetante episodio: due uomini in sella ad uno scooter inseguirono e spararono sette colpi di pistola contro un operaio. Spararono per uccidere: Alberto Specchia, 32 anni, di Martano, con residenza a Zollino fu colpito al braccio (due volte), al polmone ed alla gamba sinistra. L'episodio è attribuito a Giuseppe Bevilacqua in concorso con un'altra persona, morta poi in un incidente stradale. 

Le indagini sono state avviate nel mese di agosto del 2019, dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Maglie - inizialmente dirette dalla Procura della Repubblica di Lecce e successivamente coordinate dalla D.D.A. salentina - a seguito proprio di quel tentativo di omicidio di un pregiudicato che sarebbe stato commesso da due persone mediante l’utilizzo di un’arma da fuoco, la cui causa scatenante sarebbe derivata dai contrasti generati dalla concorrenza nella lucrosa attività di noleggio di lettini sulle spiagge delle marine leccesi - attività in cui sia la vittima che gli aggressori erano impegnati - ma i cui reali motivi sarebbero legati invece alla gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Difatti, dalle attività investigative emergerebbe una compagine criminale con disponibilità di armi, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, che avrebbe operato nell’area centro-orientale della provincia salentina, diretta da un soggetto già gravato da una condanna passata in giudicato per associazione mafiosa, storicamente legato ad un esponente di spicco della Sacra Corona Unita leccese.

 

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