Saldi, controlli anti-truffa. Prezzi gonfiati e niente cartellini: fioccano le prime multe

Saldi, controlli anti-truffa. Prezzi gonfiati e niente cartellini: fioccano le prime multe
di Mattia CHETTA
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Domenica 15 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:51

A più di dieci giorni dall’inizio dei saldi in Puglia primo giro di vite in provincia di Lecce tra le vie dello shopping per scongiurare truffe e pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori. Da Lecce a Nardò, passando per i principali centri salentini, decine di agenti delle polizie municipali in campo nei negozi e nelle attività commerciali per stanare i furbetti “dei cartellini” e limitare il fenomeno degli “sconti farsa”, dei prezzi gonfiati e delle campagne pubblicitarie fasulle. E a Lecce fioccano le prime multe e non mancano i verbali elevati. A Galatina, invece, nessuna multa ma richiami verbali ai commercianti. A Maglie e Nardò controlli di rito senza conseguenze. 
Dallo scorso 5 gennaio, dunque, riflettori puntati sulla merce in saldo e sui cartelli esposti su vetrine, nei reparti e sugli scaffali. Se i commercianti e le associazioni di categoria continuano a scommettere sulle promozione invernali quale leva per risollevare le sorti di un settore in particolare sofferenza – anche a causa dell’effetto domino generato in autunno sul volume d’affari dal caro-bollette e carburanti – anche i clienti hanno riposto la stessa attenzione alla regolarità dei saldi. Tant’è che in alcune circostanze sono stati gli stessi acquirenti a reclamare agli addetti alle vendite e ai titolari delle attività commerciali tutta una serie di irregolarità: dai prezzi non esposti ai cartellini con i prezzi aumentati, passando per la mancata pubblicazione della percentuale di ribasso applicata. In altri casi, invece, i consumatori hanno scelto di segnalare le irregolarità alla polizia locale. 

Prezzi gonfiati e niente cartelli: a Lecce prime multe nei negozi

E i controlli degli agenti hanno prodotto i primi effetti a Lecce città, innanzitutto. «Durante la prima settimana di saldi ma anche nei giorni precedenti abbiamo elevato alcuni verbali – ha fatto sapere nelle scorse ore il comandante della Polizia locale, Donato Zacheo –.

Irregolarità contestate ad alcuni esercenti che hanno omesso sui cartellini il precedente prezzo di vendita, ad esempio. Comunque stiamo continuando a monitorare le attività commerciali del territorio». 

Controlli anche a Galatina, Maglie e Nardò

Anche nei Comuni della provincia gli agenti delle municipali sono stati impegnati in questi giorni a verificare presunte irregolarità nelle attività commerciali. «A Galatina – ha dichiarato il comandante Luigi Tundo – la quasi totalità degli esercizi commerciali ha i prezzi esposti quindi, nell’ultimo periodo, non abbiamo mai rilevato anomalie. Ovviamente c’è qualche voce fuori dal coro: è capitato che qualcuno, allestendo le vetrine, non abbia esposto i cartelli ma siamo prontamente intervenuti ricordando al diretto interessato di adempiere all’obbligo previsto dalla legge. Al momento, in ogni caso, non abbiamo registrato grosse criticità. I controlli proseguiranno fino al termine del periodo delle svendite». Situazione sotto controllo anche a Maglie. «Tutto in regola, nessun rilievo sanzionatorio ai danni delle attività commerciali le quali, visto il periodo, speriamo si riprendano presto», ha fatto sapere il comandante della Polizia locale di Maglie, Giovanni Margilio.  Stessa linea anche a Nardò. «Sia pure con le difficoltà del caso dovute alla carenza di personale - ha precisato il comandante Cosimo Tarantino – abbiamo avviato i controlli ma al momento non abbiamo sanzionato nessun esercente. Nardò ha un vasto territorio, quindi, è comprensibile e normale non aver avuto la possibilità di svolgere un controllo a tappeto in pochissimo tempo. Da quanto accertato finora, in ogni caso, ribadisco che non ci sono stati problemi». 

La stretta anti-furbetti: no al rialzo dei prezzi

Intanto a livello nazionale le maglie sui saldi si stringono ulteriormente. La misura approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso dicembre impedisce che gli esercizi commerciali rivedano al rialzo i listini dei prodotti. Nel caso in cui il commerciante non rispetti l’obbligo scatteranno sanzioni tra 516 euro e 3.098 euro. Inoltre, da quest’anno qualsiasi prodotto dovrà essere accompagnato dal prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. In campo anche le associazioni di categoria. A partire da Confcommercio che ha stilato una breve guida per i consumatori. Per i cambi c’è la possibilità che il consumatore, dopo aver acquistato un capo, lo cambi ma ciò è a completa discrezionalità del negoziante, a meno che la merce non sia danneggiata. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. In più, come già anticipato, è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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