Maxi parcheggio, i lavori nel 2026: «Prima pietra di una rivoluzione»

Il parcheggio del foro boario
Il parcheggio del foro boario
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Sabato 2 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 09:57

L’avvio del cantiere è fissato per il 2 gennaio 2026: ancora due anni per la progettazione e l’affidamento dei lavori, con l’opera che dovrebbe vedere la luce per l’agosto del 2027. È questo il cronoprogramma previsto per la realizzazione dell’Hub dell’intermodalità, il mega restyling del City Terminal di Lecce, finanziato con 29 milioni di euro con il Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo), pensato per potenziare le funzionalità dell’area implementando i servizi a supporto della mobilità sostenibile e del trasporto intermodale. Con un nuovo parcheggio interrato da mille posti.

La delibera di Giunta

Il Comune, con delibera di Giunta, ha approvato il Documento di indirizzo alla Progettazione (Dip), previsto dalla legge, in cui vengono individuate le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni livello di progettazione.

Un documento definito dal sindaco Carlo Salvemini come la «prima pietra» di un progetto che rivoluzionerà l’intera area «diventando uno snodo cruciale dei collegamenti del trasporto su gomma e degli spostamenti in mobilità dolce verso gli aeroporti di Brindisi e Bari, verso le altre città, verso la nostra costa – ha scritto il primo cittadino in un post su Facebook -. A servizio dei pendolari che arrivano in città dai paesi vicini e potranno lasciare l’auto e raggiungere il centro con le linee del trasporto pubblico locale o con un mezzo in sharing. A servizio dei turisti italiani e stranieri che verranno a visitarci. A servizio di chi lavora nell’area nord di Lecce dove sono concentrati uffici pubblici, scuole e strutture ricettive, per i quali in determinati orari della giornata i 350 posti auto oggi disponibili non sono sufficienti». Il progetto, come noto, prevede un’autostazione di interscambio con 10 stalli riservati agli autobus non urbani e agli articolati in arrivo e in partenza, altri 20 per la sosta dei bus. L’ingresso principale sarà ubicato tra le due rotatorie esistenti su viale Porta d’Europa. A tale ingresso se ne aggiungerà un secondo posizionato su via della Lira Italiana. Sarà realizzata una velostazione con parcheggio custodito e videosorvegliato, servizi di officina e supporto tecnico, per circa 150 biciclette. Prevista, poi, la costruzione di un immobile dotato di biglietterie, sale d’attesa, bagni pubblici e un info point turistico. Fiore all'occhiello sarà il parcheggio interrato per i mezzi privati che sarà realizzato su tre livelli e avrà una capienza di circa 1000 posti auto (il triplo rispetto a quelli attuali). Sarà garantita sia la sosta oraria a rotazione che quella in abbonamento e stalli per la ricarica delle auto elettriche.

La prima stesura

Nella prima stesura, il progetto prevedeva la costruzione di un tunnel di collegamento tra i campetti del Cus e il parking interrato. Un intervento impossibile da attuare soprattutto per la presenza di sottoservizi. Per questo si è deciso di realizzare gli accessi “in piano” al parcheggio. Nello specifico saranno realizzate due rampe di ingresso: da Piazza dei bastioni svoltando su via Adriatica e da via Brenta su via Adriatica. Per l’uscita, invece, sono previste due rampe: su viale Porta d’Europa (tra le due rotatorie) e su via della Lira italiana. Un progetto ambizioso e complesso e che prevede un cronoprogramma lungo e articolato. Il 2024 sarà dedicato alla fase di progettazione che si concluderà a dicembre con la consegna del piano di fattibilità tecnico ed economica. Nel 2025, invece, si procederà con la pubblicazione della gara d’appalto (30 aprile), aggiudicazione (30 luglio), stipula del contratto (30 settembre) e approvazione del progetto esecutivo (30 dicembre).L’avvio del cantiere è previsto per il 2 gennaio 2026. Un anno e mezzo per la realizzazione dell’opera che dovrebbe chiudersi il 31 agosto 2027 (entro le tempistiche imposte dal Cis).A oggi sono in corso le ispezioni geologiche ai fini della verifica preventiva dell’interesse archeologico del sottosuolo. «Sarà un intervento radicale pensato per dare risposta a una serie di esigenze di mobilità – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci -. L’obiettivo è incrementare la qualità dei servizi dell’area dotandola delle necessarie infrastrutture così da renderla a tutti gli effetti un Hub di connessione per la mobilità».

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