«Saluto gli stupratori di questa scuola». Nel liceo insorgono i genitori dopo la provocazione di una studentessa

È successo al Palmieri di Lecce. La dirigente: «Tutelerò la scuola»

«Saluto gli stupratori di questa scuola». Nel liceo insorgono i genitori dopo la provocazione di una studentessa
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Sabato 25 Novembre 2023, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 20:54

«Saluto anche voi, stupratori che potreste essere in questa scuola». Nella giornata contro la violenza sulle donne, la provocazione di una studentessa dello storico liceo classico Palmieri di Lecce solleva un polverone di polemiche e anche l'indignazione di molti genitori.

La frase durante un incontro sul tema del femminicidio

Il tutto, andato anche in diretta streaming, è accaduto questa mattina, a pochi minuti dalla fine di un incontro-dibattito sul tema del femminicidio, organizzato dal Lions Club Lecce Rudiae,  cui partecipavano la grafologa Candida Livatino e il  giurista Francesco De Iaco.

L'approfondimento verteva sulla figura di killer e vittime, analizzate attraverso la loro scrittura.

Video rimosso

Il video della denuncia della ragazza è stato immediatamente rimosso dal liceo ma non abbastanza in fretta per evitare che i genitori lo guardassero e si sentissero offesi per l'accusa di "stupratori" mossa nei confronti dei loro figli.

La dirigente scolastica: «Pronta a tutelare in ogni modo l'immagine del mio istituto»»

«Gli interventi che hanno destato perplessità hanno colto me per prima di sorpresa - dice la dirigente scolastica Loredana Di Cuonzo -. Sono sinceramente sconcertata. Anche perché ho assistito ai lavori di preparazione dell'installazione che ha suscitato, a dire il vero come sempre accade, interesse da parte della città. E tutto si è svolto secondo il normale accordo tra alunni e alunne che insieme hanno collaborato. Nulla di tutto ciò per me per ha fondamento alcuno. Abbiamo fatto un incontro molto interessante con una esperta che ha raccontato e illustrato come il disagio possa manifestarsi anche attraverso la grafia». A pochi minuti dal suono della campanella, la studentessa ha detto questa frase. «Ritengo che la ragazza - conclude la dirigente scolastica - abbia voluto richiamare fortemente l’attenzione, sia pure in modo assolutamente improprio, sul fatto che ci possa essere ovunque, e quindi anche in una scuola strutturata come la nostra, il rischio di comportamenti fuori dalla legalità. Seguiranno approfondimenti e mi riservo ogni azione a tutela della onorabilità della Istituzione scolastica e delle persone che la frequentano».

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