Il consigliere di Fratelli d'Italia attacca Elena Cecchettin: «Ingombrante». Il Pd: «Il partito prenda le distanze»

Il consigliere di Fratelli d'Italia attacca Elena Cecchettin: «Ingombrante». Il Pd: «Il partito prenda le distanze»
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Sabato 25 Novembre 2023, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 19:35

Non c'è pace per la famiglia di Giulia Cecchettin, la 22enne morta per mano del suo ex fidanzato Filippo Turetta che arriverà in Italia nella giornata di oggi - 25 novembre - per essere poi ascoltato dai magistrati nel corso della prossima settimana. La famiglia di Giulia e la sorella Elena, infatti continuano ad essere "vittime" di accuse e insulti che arrivano anche dalla Puglia. E' il caso dei post - definiti «di una gravità assoluta» da parte della Federazione privinciale del Partito Democratico di Brindisi - apparsi sui social a firma di Cesare Mevoli, segretario cittadino di Fratelli d'Italia e consigliere comunale.

«Sui Media la presenza a reti unificate di Elena Cecchettin, sorella della povera Giulia, è ormai ingombrante quanto imbarazzante: "Gli uomini devono fare un mea culpa, anche chi non ha mai fatto niente, anche chi non ha mai torto un capello". La sovraesposizione mediatica di Elena, con attacco frontale a tutti gli uomini, unito a forte desiderio di repressione e di "educazione alternativa", è ormai quanto meno fortemente imbarazzante», dice Mevoli accusando Elena di salire in «cattedra senza che nessuno glielo chieda, colpevolizza e detta le regole che tutti gli uomini devono pedissequamente osservare.
E' lei che, arbitrariamente, lo ha deciso..». 

Un primo post che non è passato inosservato, anche per il ruolo ricoperto in Comune da Mevoli che ha rincarato la dose con un secondo post in cui accusa i cosiddetti "bravi ragazzi" che hanno compiuto simili gesti. «Ma quale patriarcato, questo - tuona il consigliere comunale è il vostro uomo rieducato» riprendendo la frase apparsa in varie città d'Italia su striscioni a firma di Casapound.

«Guardateli bene in faccia - scrive nuovamente Mevoli postando la foto di Turetta e Alessandro Impagnatiello presunto omicida di Giulia Tramontano, la compagna incinta di sette mesi - Sono i figli della mascolinità tossica? Non crediamo proprio, questi sono i vostri uomini rieducati, decostruiti, femminilizzati. Parlano di loro come bravi ragazzi, famosi per la loro mitezza, gente che non ha mai dato un problema e noi ci crediamo; questi qua, pavidi e remissivi, probabilmente non hanno nemmeno mai partecipato ad una scazzottata.
Ed è esattamente di questi ometti che dovete avere paura: gelosi, insicuri, invidiosi, spaventati, egocentrici, possessivi, isterici, incapaci di affrontare i problemi.

In una parola, Deboli».

La replica del Pd

Dal post alla polemica politica il passo è breve. Sulla vicenda è intervenuto il pd di Brindisi. «Le dichiarazioni rilasciate alla stampa ed il post condiviso sui social dal consigliere comunale e commissario cittadino di Fratelli d’Italia di Brindisi Cesare Mevoli sono di una gravità assoluta. Il violento attacco ad Elena Cecchettin, che da vittima diventa colpevole, basterebbe per indignare, ma il consigliere rincara la dose usando sciocche teorie per giustificare questa presa di posizione - scrivono in una nota i dem - La teoria sul maschio dominante che non si macchia di femminicidio, relegando questo tipo di delitti a soggetti lombrosianamente deboli ed effemminati, esprime un pensiero retrogrado ed è offensiva nei confronti di uomini e donne. Tutte le esternazioni del commissario e consigliere FdI sono pregne di machismo, più l’uomo è femminile, più è propenso al femminicidio».

«I rappresentanti di ogni ordine e grado di Fratelli d’Italia a partire proprio dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i suoi colleghi del gruppo consiliare e i componenti della maggioranza al Comune di Brindisi con in testa il Sindaco di Brindisi Pino Marchionna, devono prendere ufficialmente le distanze da tali assurde e infamanti affermazioni». 

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